La cima del Popera e la strada degli Alpini sono straordinari itinerari nelle Dolomiti di Sesto
Premetto subito che quello che vi descriverò è un itinerario molto faticoso e adatto solo a chi ha un buon allenamento e una buona conoscenza della montagna.
Siamo partiti da Sesto e precisamente dal parcheggio della Val Fiscalina nei pressi dell’hotel Dolomiterhof alle 7:20 e in poco meno di 2 ore, di buon passo, abbiamo raggiunto, letteralmente immersi nelle nuvole basse, i 2153m del rifugio Comici; la strada per superare i circa 700m di dislivello è costantemente in salita ma mai troppo faticosa.
Nell’approcciarci al rifugio siamo sbucati fuori dalle nuvole e dalla conseguente umidità e di fronte a noi sono apparsi meravigliosi e maestosi i bastioni della Croda dei Toni, di Cima Undici e della Cresta Zsigmondy, nonché il Popera, la nostra destinazione.
Riprendiamo subito la nostra via incamminandoci verso Forcella Giralba che però non raggiungeremo e che ci lasceremo sulla destra fino a giungere al bivio per la strada degli Alpini. Dal bivio seguiamo l’indicazione per la Cima del Popera salendo una moderata pendenza fino a costeggiare il lato destro della Busa di Dentro; del vasto ghiacciaio/nevaio dei tempi passati resta ben poco e al momento in cui scrivo si può attraversarlo in sicurezza senza ramponi oppure costeggiarlo sulla sinistra fino a giungere ai limiti del ghiaione che si rivelerà essere il tratto più impegnativo della salita.
La pendenza e la roccia friabile rendono la risalita faticosa ma la presenza di ometti e pali di ferro indicano la via chiaramente. Si arriva così ad uno dei punti delicati della salita: un canalino che va risalito con attenzione e con passo sicuro per evitare di scivolare; il canalino lo si può comunque aggirare sulla sinistra cosa che abbiamo fatto durante la discesa.
Stando attenti a seguire i tanti ometti sparsi sulla via, si raggiungono delle terrazze da cui si gode un panorama mozzafiato sul ghiacciaio del Grossglockner e del Venediger mentre alle nostre spalle cominciavano a spuntare le vette delle Tre Cime.
La via prosegue senza più difficoltà verso destra fino ad arrivare in vetta guidati dalla vista della croce, che raggiungiamo in poco meno di 3 ore dal Comici. Inutile dire che, complice una giornata senza una nuvola in cielo, dai 3046m della vetta si gode di un panorama mozzafiato: Antelao, Pelmo, Civetta, Tre cime, Paterno, Croda Rossa…. e chi più ne ha più ne metta.
La discesa è dalla medesima parte della salita e, come sempre, non è da sottovalutare, soprattutto nella prima parte. Una volta arrivati al ghiaione le difficoltà son finite e in poco più di un’oretta si ritorna alla base della via. Ora anziché puntare verso un agevole rientro al rifugio Comici, optiamo per imboccare la strada degli Alpini, la cui traccia è ampiamente visibile.
L’inizio del sentiero è agevole per poi diventare attrezzato, ma mai complicato; in men che non si dica si costeggia il punto più bello della strada, la busa di fuori, sotto la cresta Zsigmondy e si prosegue, con la fatica che comincia a farsi sentire fino ai 2716m della Forcella Undici. In forcella, anziché proseguire per il passo della Sentinella, puntiamo il sentiero 124 per la Val Fiscalina: qui inizia una vera e propria picchiata di più o meno 900m, a tratti attrezzata con cavo metallico, lungo un ghiaione particolarmente ripido. Finito il ghiaione ci ritroviamo per costoni erbosi e in 2 ore dalla forcella ci ritroviamo – finalmente – al parcheggio della Val Fiscalina.
Dislivello: 1600m dalla Val Fiscalina alla Cima del Popera (altri 4-500m per salire a Forcella Undici)
Tempo di percorrenza: 9h
Difficoltà: EEA (I – F+ per l’ascesa al Popera)
Ulteriori dettagli: Cima del Popera VieFerrate.it