Nel XV dei migliori della seconda giornata del Sei Nazioni 2016 c’è ancora Michele Campagnaro
L’Italia ha retto l’Inghilterra solo per un tempo, la Francia ha sorpreso l’Irlanda e il Galles ha faticato con la Scozia; questa è la sintesi della seconda giornata di Sei Nazioni 2016 e questi per me sono stati i migliori:
15 Maxime Medard: Novès gli dà fiducia dopo l’opaca prestazione con l’Italia e lui si riprende bene, giocando una solida partita e segnando la meta decisiva.
14 George North: non è ancora dirompente come anni fa ma chiude il match con una corsa in meta che sorprende un’intera difesa
13 Michele Campagnaro: è vero che Joseph ha segnato tre mete ma una gliel’abbiamo regalato noi e una Care; Campa invece ci mette sempre in avanzamento quando ha la palla in mano e in difesa placca alla grande.
12 Jamie Roberts: chiamatelo toro, chiamatelo trattore, vero è che con la palla in mano è inarrestabile.
11 Tommy Seymour: lo testano a ripetizione sui palloni alti ma lui dimostra una sicurezza senza pari e segna anche una meta.
10 Dan Biggar: non è stato facile scegliere un 10 perchè nessuno mi ha particolarmente impressionato, scelgo lui per la sua solita consistenza dalla piazzola e per saper ben armare gli attacchi del Galles al momento giusto.
9 Greig Laidlaw: non è facile essere il capitano di una squadra che parte sempre da sfavorita e alla fine se la gioca con tutti.
8 Damien Chouly: il numero 8 francese ha giocato una buona prova, senza eccessi sì, ma consistente.
7 James Haskell: hanno clonato un super eroe della Marvell.
6 John Barclay: non lo si vede spesso ma fa sempre la cosa giusta al momento giusto.
5 George Biagi: una sicurezza nelle prese aeree, in touch e nei pick and go.
4 Luke Charteris: caposaldo della touch gallese e guastatore per eccellenza con quei tentacoli che si ritrova al posto delle braccia.
3 WP Nel: grande prova in mischia ordinata dove ridimensiona notevolmente Evans.
2 Guilhem Guirado: essere capitano gli fa bene, in attacco e in difesa è sempre una spina nel fianco degli avversari.
1 Eddy Ben Arous: è vero che entra nella ripresa ed esce prima della fine, ma la stabilità che regala alla mischia francese è da numero 1.


