È stata la tappa più lunga della mia Alta Via numero 1: dal Rifugio Vazzoler al Rifugio Sommariva, nel cuore delle Dolomiti Bellunesi
È stata la tappa più dura e lunga dell’intera Alta Via numero 1. Dal Rifugio Vazzoler (1714m) sono sceso decisamente lungo una strada bianca che poi ho abbandonato per prendere il Sentiero 554 che attraversa i ghiaioni e i mughi del Castello delle Nevere; è una zona selvaggia in cui non è raro incontrare camosci. Ho raggiunto prima la Forcella dell’Orso e poi la Forcella del Camp a 1933m, sono poi sceso leggermente lungo un semplice sentiero e, costeggiando la Moiazza, ho raggiunto il Rifugio Carestiato (1834m) dopo circa 4 ore di cammino dal Vazzoler.
Da qui in 45 minuti ho raggiunto il Passo Duran (1601m) dove è d’obbligo una sosta; ho seguito la strada asfaltata per circa 20 minuti fino ad un ampia curva sulla destra dove si prende il Sentiero 543, sotto il Gruppo del Tamer, fino a raggiungere la Forcella Dagoner (1620m) dopo aver percorso un sentiero in salita in mezzo al bosco.
Ho proseguito, sempre in leggera salita, sotto i contrafforti del Castello del Moschesin, senza trovare anima viva, e, dopo 2 ore e 20 dal Duran, ho raggiunto Malga Moschesin (1800m), una casera abbandonata. In poco più di 15 minuti, sempre di salita, ho raggiunto i 1940 m della Forcella Moschesin, anticamera del Parco Naturale delle Dolomiti Bellunesi, e in circa 1 ora sono giunto al Rifugio Sommariva
Tempo di cammino: 8h
Dislivello: 1000m di salita e 860m di discesa
Impegno: EE
Note sui rifugi
Mi sono fermato al Rifugio Sommariva: è un bel rifugio, le camere sono da 6, c’è un’unica doccia ma non è a pagamento, è ben gestito da dei ragazzi e si mangia bene