1) Due belle soddisfazioni dalla Scozia
È inutile nascondere la polvere sotto il tappeto, lo sappiamo tutti, il nostro è un movimento che sta facendo una fatica enorme a tenere il passo con gli altri, le macro cause sono sempre le stesse: programmazioni sbagliate, mala gestione, politiche sociali del paese che non aiutano e chi ne ha più ne metta.
D’altro canto, però, quando arrivano le soddisfazioni, il nostro animo di tifoso, non può che gioire: la vittoria di Murrayfield e il trionfo della nazionale femminile ci hanno temporaneamente fatto dimenticare i problemi, per cui godiamoceli perchè oggi è già tempo di ritornare alla realtà.
2) Che grande Irlanda
Non ce n’è: l’Irlanda gioca un gran rugby! Sono un movimento fantastico, formato da gente che conosce il rugby e lo interpreta ad altissimi livelli. Hanno tanti giocatori forti e tanti giovani competenti e pronti per l’alto livello; il primo nome che mi viene in mente è quello di Robbie Henshaw, 1993 all’anagrafe, man of the match contro l’Inghilterra.
3) Il Galles barcolla ma non molla
Il match di Parigi era il crocevia per mantenere vive le speranze di vincere il Sei Nazioni 2015, l’ha portato a casa un Galles che è visibilmente a corto di idee però ha avuto la capacità di ritrovarsi attorno agli uomini chiave e ai punti forti. Dall’altra parte c’era una Francia che ha lasciato 9 punti sul campo ma che prima di tutto palesa una crisi di idee e di gioco mai vista prima.
4) Il mio personalissimo XV ideale
15 Luke McLean
14 George North
13 Jonathan Davies
12 Robin Henshaw
11 Simon Zebo
10 Jonathan Sexton
9 Connor Murray
8 Sergio Parisse
7 Chris Robshaw
6 Peter O’Mahony
5 Joshua Furno
4 AW Jones
3 Samson Lee
2 Rory Best
1 Jack McGrath


