Rugby Championship: i Pumas fan tremare gli Springboks

Va dato merito agli Springboks che, nonostante i tanti errori, son stati capaci di vincere una partita non facile a Salta contro dei Pumas veramente in gran spolvero e determinati a portare a casa il match ad ogni costo. Alla fine il risultato di 33 a 31 la dice lunga sull’andamento di questo match valevole per il secondo turno di Rugby Championship 2014.
Il Sud Africa è riuscito a capitalizzare al massimo gli errori degli Argentini a cui, però, bisogna dare grosso credito per aver giocato una partita sempre all’attacco e senza paura, ispirati da un sontuoso pack e da ottimi giocatori come Sanchez, Hernandez e Tuculet.

Sin dall’inizio si capisce l’antifona del match: Pumas in attacco a testa bassa a testare la difesa dei Sudafricani e nel giro di tre minuti, dal quarto al settimo, si guadagnano due calci di punizione; Sanchez fa uno su due e l’Argentina è avanti 3 a 0.
Le prime notizie degli ospiti in attacco le si hanno attorno al minuto undici e Pollard mette il calcio del pareggio. Non passano, però, che due minuti che Hernandez mette un bel drop al termine di un’ottima azione dei compagni all’interno dei 22 avversari.
Il dominio del pack dei padroni di caso è sancito dalle prime tre mischie del match in cui Walsh penalizza tre volte il Sud Africa con altrettanti calci.
Gli ospiti riescono comunque a pareggiare al 23esimo col secondo piazzato di Pollard ma nulla possono al 26esimo, minuto in cui Montero segna la sua 13esima meta in 15 cap, al termine di una caparbia azione Pumas fatta da percussioni efficaci e sventagliate precise; Sanchez mette la trasformazione dall’angolo e fa 13 a 6 al 26esimo.
Al 29esimo gli Springboks si trovano quasi casualmente in attacco ma, ancora una volta, portano a casa punti, sempre grazie al piede di Pollard, 13 a 9 e tre minuti più tardi riescono a capitalizzare un banale errore dei Pumas in attacco con la meta di Habana lanciato dal calcetto di Pienaar; Pollard mette la trasformazione del primo sorpasso ospite 16 a 13 al 32esimo.
Prima della fine dei primi quaranta minuti di gioco Sanchez avrebbe la possibilità di pareggiare dalla piazzola ma sbaglia.
La ripresa inizia sempre e solo con i Pumas in attacco e al 47esimo Cubelli trova il varco giusto per la meritata meta; Sanchez trasforma il 20 a 16.
Al 51esimo, da un’azione apparentemente innocua dei trequarti biancocelesti, gli Springboks si dimenticano di difendere e Tuculet scivola via sino in meta per il 25 a 16.
Ancora Tuculet protagonista pochi minuti più tardi: l’estremo Pumas calcia un up and under e lo recupera in mezzo ai Sudafricani, l’azione prosegue e ne vien fuori un calcio che Sanchez sfrutta per portare i suoi sul 28 a 16.
La girandola dei cambi da un po’ di linfa a degli spenti e fallosi Springboks e al 60esimo arriva la prima azione decente degli ospiti che culmina con la fondamentale meta di Hendricks; Steyn ci aggiunge la trasformazione dall’angolo e porta i suoi a -5.
I Pumas provano ad attaccare ancora ma sono sfortunati perchè Sanchez manca di un niente un drop; Marcell Coetzee prova a dare la sveglia ai suoi e, al 69esimo, è proprio lui a pilotare una inarrestabile cassaforte da touch che culmina con la meta; Steyn trasforma ed è sorpasso Sud Africa 30 a 28.
Il finale è rocambolesco: al 74esimo Marcelo Bosch manda a bersaglio un calcio da oltre 50 metri ma tre minuti più tardi Steyn regala un dispiacere al pubblico locale mettendo il piazzato del definitivo 33 a 31.

Questo è il riepilogo del match:
Marcature per ArgentinaMete: Montero, Cubelli, Tuculet Trasformazioni: Sánchez 2 Piazzati: Sánchez 2, Bosch Drop: Hernández

Marcature per Sud AfricaMete: Habana, Hendricks, Coetzee Trasformazioni: Pollard, Steyn 2 Piazzati: Pollard 3

Argentina: 15 Joaquín Tuculet, 14 Lucas González Amorosino, 13 Marcelo Bosch, 12 Juan Martín Hernández, 11 Manuel Montero, 10 Nicolás Sánchez, 9 Martín Landajo, 8 Juan Manuel Leguizamón, 7 Juan Martín Fernández Lobbe, 6 Pablo Matera, 5 Tomás Lavanini, 4 Mariano Galarza, 3 Ramiro Herrera, 2 Agustín Creevy (c), 1 Marcos Ayerza.
A disposizione: 16 Matías Cortese, 17 Bruno Postiglioni, 18 Nahuel Tetaz Chaparro, 19 Matías Alemanno, 20 Leonardo Senatore, 21 Tomás Cubelli, 22 Jerónimo de la Fuente, 23 Horacio Agulla.

Sud Africa: 15 Willie le Roux, 14 Cornal Hendricks, 13 Damian de Allende, 12 Jean de Villiers (c), 11 Bryan Habana, 10 Handrè Pollard, 9 Ruan Pienaar, 8 Duane Vermeulen, 7 Juan Smith, 6 Francois Louw, 5 Lood de Jager, 4 Eben Etzebeth, 3 Jannie du Plessis, 2 Bismarck du Plessis, 1 Gurthrö Steenkamp.
A disposizione: 16 Adriaan Strauss, 17 Tendai Mtawarira, 18 Frans Malherbe, 19 Bakkies Botha, 20 Marcell Coetzee, 21 Francois Hougaard, 22 Morné Steyn, 23 Lwazi Mvovo.

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