Sei Nazioni 2013: l’Italia spaventa l’Inghilterra

Parto dalla fine perchè è doveroso. Sembra blasfemia ma penso si possa affermare che oggi a Twickenham l’Italia avrebbe meritato quantomeno il pareggio. Nel primo tempo abbiamo sofferto ma abbiamo difeso alla grande e negato loro la meta; in mischia abbiamo sofferto ma non ci siamo arresi e alla distanza abbiamo riequilibrato le sorti in chiusa. Alla fine siamo arrivati vicino anche alla meta del pareggio ma loro si sono arroccati in difesa e non ci han fatto passare. Passiamo alla cronaca.

Già al terzo minuto appare chiaro che in chiusa sarà dura, loro guadagnano un calcio di punizione che Toby Flood converte nei primi tre punti per i suoi.
Venditti salva una rimessa laterale dopo un calcio di un inguardabile Flood ma poi commette un mezzo disastro perché si fa stoppare il calcio da Brown che non ci segna la meta per pochi centimetri.
Gli Inglesi tengono alto il ritmo ma noi non ci lasciamo sorprendere in difesa, certo il possesso ce l’han solo loro e alla fine arriva il calcio di punizione che Flood manda a bersaglio.
Sulla ripresa del gioco recuperiamo palla, rolling maul avanzante, fallo loro e Luciano Orquera ci da soddisfazione segnando il 6 a 3.
Al 20esimo gran giocata dalla chiusa tra Parisse e Zanni, l’azione sfuma solo a cinque metri dalla meta; cinque minuti più tardi sono loro a metterci seriamente in difficoltà: buco di Tuilagi, uno dei pochi, palla tenuta viva con degli offloads e Inglesi in meta, noi, però, siamo abili ad infilarci sotto e a tenerli alti.
Al 29esimo perdiamo Castro, sembra una notizia tragica, invece Cittadini giocherà alla grande; al 31esimo brutta scelta di Gori e il mediano Benetton deve ricorrere al fallo professionale che gli costa il cartellino giallo.
Si entra negli ultimi quattro minuti del primo tempo e prima concediamo un calcio da mischia ordinata che Flood trasforma per il 9 a 3 e poi un’inguardabile difesa di Venditti su Brown da il là ad una loro bella azione che si conclude con un altro calcio che Flood manda a bersaglio per il 12 a 3.
Il secondo tempo lo cominciamo meglio noi, purtroppo concediamo un calcio facile su un ribaltamento e ci facciamo punire per la quinta volta da Flood, 15 a 3.
L’Inghilterra col passare dei minuti sparisce dal campo e noi guadagniamo fiducia soprattutto davanti dove la nostra prima linea si riscatta e guadagna un calcio piazzabile che Orquera sfrutta per portarci a -9.
Altro giocatore inguardabile oggi, Danny Care: imbarazzante up and under all’indietro che Zanni recupera, palla veloce fuori, ottimo calcio passaggio di Orquera che si spegne sulle mani di Luke McLean che non deve far altro che schiacciare in meta, purtroppo Orquera manca la trasformazione e si resta sul 15 a 11.
Al 54esimo abbiamo la possibilità di ridurre ulteriormente lo svantaggio al termine di una bella azione al largo impreziosita da Venditti che fa strada, purtroppo Orquera sbaglia ancora il non facile calcio.
Noi continuiamo a giocare bene e per loro è notte fonda anche se hanno un sussulto d’orgoglio al 61esimo, complici anche i cambi; difendiamo disperatamente ma siamo costretti a concedere il calcio che Flood spedisce tra i pali per il 18 a 11.
Ci proviamo fino alla fine, purtroppo però la touch decisiva ce la ruba Lawes e sfuma così l’occasione per pareggiare l’incontro.

Ribadisco un’ottima Italia, soprattutto nel secondo tempo, tanti sugli scudi a partire dai soliti Zanni, Parisse e Masi, ma gran match anche di Luke McLean e dei ragazzi di prima linea, Citta, Dema e Ghira.

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