Sei Nazioni 2013: il Galles passa a Roma

Quello dell’Olimpico è un match delicato per tutte e due le squadre: l’Italia è chiamata a invertire la rotta rispetto alla brutta sconfitta di Edinburgo e il Galles deve vincere se vuol mantenere intatte le speranze di vincere il Sei Nazioni 2013.
Partono bene gli ospiti e da una touch nei nostri 5 metri nasce il calcio di punizione che Leigh Halfpenny ben indirizza per lo 0 a 3.
Noi rialziamo la testa quasi subito: siamo in attacco dentro i loro 22 con una mischia ordinata a nostro favore, ci guadagnaimo un calcio e Kristopher Burton pareggia col piazzato.
E’ un fuoco di paglia perchè tra il 15esimo e il 19esimo concediamo due calci piazzabili da mischia e Halfpenny porta i suoi sul 9 a 3.
In attacco non abbiamo tante idee, ci proviamo col pick and go e col drop ma Burton sbaglia la mira.
Poco prima della mezzora, altra mischia, altro calcio, stavolta per noi e Burton riduce lo svantaggio col calcio del 6 a 9.
L’ultima emozione del primo tempo è un calcio sbagliato da Halfpenny.
La ripresa la cominciamo meglio noi: costruiamo una buona piattaforma per il secondo drop del pomeriggio di Burton ma il 10 della Benetton manca ancora il bersaglio.
Il match cambia al 45esimo: Biggar carica un suo up-under, recupera il pallone, calcetto maligno di Philipps su cui Gori e Burton non si capiscono e Jonathan Davies recupera l’ovale e segna intoccato la meta che Halfpenny trasformerà per il 6 a 16.
Nonostante tutto proviamo a rialzare la testa e ci portiamo in attacco dentro i loro 22 da cui esce un calcio che Burton sfrutta per riportarci sotto break, 9 a 16.
Tante difficoltà in mischia ordinata, altro calcio concesso, gran calcio di Halfpenny dai 10 angolato, 9 a 19.
Ci proviamo anche a ridosso dell’ultimo quarto di partita ma la loro pulizia in difesa è invidiabile: placcano, pressano e, soprattutto, non concedono calci.
Al 59esimo, dopo l’ennesimo fallo rilevato da Poite in chiusa Castrogiovanni si becca il cartellino giallo; i Dragoni sfruttano subito la superiorità e dopo un ottimo avanzamento in piedi aprono il pallone per la loro classica giocata con l’inserimento dell’ala chiusa fra i trequarti che noi non riusciamo a leggere e allora via libera per la meta di Alex Cuthbert che manda i titoli di coda all’incontro; 9 a 26 con la trasformazione di Halfpenny.
Nell’ultimo quarto d’ora succede veramente poco se non una girandola infinita di cambi e il match si conclude col punteggio di 26 a 9 per il Galles.

Che fosse dura lo si sapeva, sinceramente non mi aspettavo la loro grande prestazione in chiusa; tant’è complimenti al Galles che ha giocato un match pulito e senza concedere niente, hanno difeso alla grande i nostri attacchi e il nostro gioco tattico con un superlativo Halfpenny che alla fine sarà anche Man of the Match. Per noi ora è un torneo tutto in salita.

Marcature per Italia
Piazzati: Burton 2

Marcature per Galles
Mete: Davies, Cuthbert Trasformazioni: Halfpenny 2 Piazzati: Halfpenny 4

Italia: 15 Andrea Masi, 14 Giovambattista Venditti, 13 Tommaso Benvenuti, 12 Gonzalo Canale, 11 Luke McLean, 10 Kristopher Burton, 9 Edoardo Gori, 8 Ratu Manoa Vosawai, 7 Simone Favaro, 6 Alessandro Zanni, 5 Francesco Minto, 4 Antonio Pavanello, 3 Martin Castrogiovanni, 2 Leonardo Ghiraldini (c) 1 Andrea Lo Cicero.
A disposizione: 16 Davide Giazzon, 17 Alberto De Marchi, 18 Lorenzo Cittadini, 19 Quintin Geldenhuys, 20 Paul Derbyshire, 21 Tobias Botes, 22 Luciano Orquera, 23 Gonzalo Garcia.

Galles: 15 Leigh Halfpenny, 14 Alex Cuthbert, 13 Jonathan Davies, 12 Jamie Roberts, 11 George North, 10 Dan Biggar, 9 Mike Phillips, 8 Toby Faletau, 7 Justin Tipuric, 6 Ryan Jones (c), 5 Ian Evans, 4 Andrew Coombs, 3 Adam Jones, 2 Richard Hibbard, 1 Gethin Jenkins.
A disposizione: 16 Ken Owens, 17 Paul James, 18 Craig Mitchell, 19 Alun Wyn Jones, 20 Sam Warburton, 21 Lloyd Williams, 22 James Hook, 23 Scott Williams.

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