Sei Nazioni 2011: Irlanda-Inghilterra

A Dublino arriva l’Inghilterra, reduce da una a dir poco opaca prestazione in casa con la Scozia ma vogliosa di portarsi a casa il Grande Slam, ad impedirglielo l’Irlanda che cerca di dare un senso al proprio torneo dopo la sconfitta di Cardiff.
Non passano neanche 5 minuti e si ha già l’idea di come sarà il match: Irlanda con l’acceleratore giù sia in difesa sia in attacco e soprattutto che gioca sempre anche da calcio di punizione.
Minuto 6 e la supremazia verde viene confermata dal primo calcio di Sexton per il 3-0; al quarto d’ora l’apertura di Leinster si ripete dalla piazzola e fa 6-0.
Prime notizie inglesi verso il 17esimo ma è dura far breccia in una difesa così.
Minuto 23 azione da brividi degli Irish, O’Driscoll va in meta al termine di una magnifica azione, la ferma solo l’arbitro che vede un millimetrico passaggio in avanti, si ritorna comunque su un vantaggio che permette a Sexton di piazzare il 9-0.
Il primo attacco degno di nota del XV della rosa è al minuto 26 e guadagna anche un penalty ma Flood sbaglia clamorosamente.
Inglesi spariti dal campo prima della mezzora, mentre, da un calcio giocato velocemente da Sexton, Bowe va in meta per il 14-0.
Primi punti ospiti al 31esimo, troppa foga offensiva regala a  Flood una seconda chance e stavolta l’apertura di Leicester non può sbagliare 14-3.
Episodio chiave prima della fine del tempo: Wallace recupera un pallone, si invola lungo la touch, resiste in campo, prova a riciclare ma lo intercetta Youngs che si rifugia in touch e allontana il pallone, calcio di punizione e cartellino giallo per lui. Sexton fa ancora centro e si va al riposo sul 17 a 3.
Primi dieci minuti di ripresa dominati ancora dai padroni di casa che attaccano bene e alla fine vanno ancora in meta al 47esimo con O’Driscoll, Sexton trasforma e siamo 24 a 3, da non crederci.
Al minuto 54 la partita potrebbe riaprirsi: Irlanda troppo leziosa e Thomson la punisce segnando la meta che sa di campanello di allarme, Wilko sbaglia la trasformazione.
Altra ottima occasione per gli Inglesi al 67esimo: Wilko, con un mostruoso calcio da penalty, trova una touch a 5 metri dalla meta verde, i suoi compagni ci provano ma arrivano sempre corti fino a quando Heaslip non ruba loro il pallone.
Al 70esimo entra O’Gara e per 10 minuti porta a scuola tutti con lezioni di gioco tattico e così la partita scivola via fino all’ottantesimo sul risultato di 24 a 8.

Gli Irlanda da una lezione all’Italia su come si debba giocare alla morte: sono entrati in campo e dal primo minuto non hanno dato respiro ai propri  avversari e alla fine li hanno annichiliti; ottime prestazioni di Sexton, man of the match, Bowe, O’Driscoll e Sean O’Brein.
Inghilterra in calo, forse appagata o forse semplicemente non troppo concentrata sugli ultimi due match, certo è che si son fatti scappar via il Grande Slam.

Ireland: 15 Keith Earls 14 Tommy Bowe, 13 Brian O’Driscoll (capt), 12 Gordon D’Arcy, 11 Andrew Trimble, 10 Jonathan Sexton, 9 Eoin Reddan, 8 Jamie Heaslip, 7 David Wallace, 6 Sean O’Brien, 5 Paul O’Connell, 4 Donncha O’Callaghan, 3 Mike Ross, 2 Rory Best, 1 Cian Healy.
Replacements: 16 Sean Cronin, 17 Tom Court, 18 Leo Cullen, 19 Denis Leamy, 20 Peter Stringer, 21 Ronan O’Gara, 22 Paddy Wallace.

England: 15 Ben Foden, 14 Chris Ashton, 13 Matt Banahan, 12 Shontayne Hape, 11 Mark Cueto, 10 Toby Flood, 9 Ben Youngs, 8 Nick Easter, 7 James Haskell, 6 Tom Wood, 5 Tom Palmer, 4 Louis Deacon, 3 Dan Cole, 2 Dylan Hartley, 1 Alex Corbisiero.
Replacements: 16 Steve Thompson, 17 Paul Doran-Jones, 18 Simon Shaw, 19 Tom Croft, 20 Danny Care, 21 Jonny Wilkinson, 22 David Strettle.

Referee: Bryce Lawrence (New Zealand)
Assistant referees: Nigel Owens (Wales), Tim Hayes (Wales)
Television match official: Giulio De Santis (Italy)

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