La terza giornata si chiude nel sole di Edimburgo, a Murrayfield si sfidano la Scozia in cerca di riscatto dopo l’opaca prestazione col Galles e l’Irlanda che cerca di rimanere in corsa per il titolo.
Non passano neanche tre minuti e Ruaridh Jackson, giovane apertura preferita a Parks, manca di poco un calcio da quasi metà campo. La prima squadra a segnare è però l’Irlanda che trova la via della meta con Heaslip (mostruoso il suo primo tempo), O’Gara, giunto al 106esimo cap, infila la trasformazione dello 0-7.
I padroni di casa non demordono, attaccano bene e guadagnano al 15esimo il penalty che Patterson (103 caps per lui) manda a bersaglio, 3-7.
Sempre Scozia anche tre minuti dopo, Blair gioca velocemente un penalty sui propri 22 e ne guadagna un altro 50 metri più avanti, stavolta si decide di piazzare e Patterson non tradisce, 6-7 al minuto 18.
Al 20esimo è O’Gara che ha la possibilità di incrementare lo score per i suoi ma manca il bersaglio, se c’è una cosa però che sa fare veramente bene il mediano di apertura di Munster è esplorare la difesa sguarnita col gioco tattico al piede; da qui nascono le difficoltà scozzesi attorno al 27esimo minuto, la successiva mischia in attacco per i verdi e la meta di Reddan che O’Gara trasforma per il 6 a 14.
Poco dopo la mezzora è ancora la Scozia ad essere in attacco, e anche bene non senza rischiare qualcosa, ma portano a casa il penalty che un preciso Patterson non manca di mandare a bersaglio per il 9 a 14.
Cinque minuti dopo grande attacco irlandese che si infrange su di una commovente difesa scozzese che addirittura guadagna il calcio di punizione.
Le ultime occasioni del tempo sono per O’Gara che sbaglia un calcio da metà campo e per Earls che viene lanciato verso la meta da un’ottima sventagliata ma che viene tranciato da un superbo placcaggio di Lamont (sempre più forte questo giocatore sia che giochi all’ala sia come oggi all’inside center).
Il secondo tempo si apre, dopo 5 minuti, col giallo (forse un po’ troppo precipitoso Owens) a Jacobsen e cominciano 10 minuti di sofferenza pura per i padroni di casa che riescono a difendere miracolosamente su due impressionanti incursioni di Sean O’Brien (altro giocatore di cui si sentirà parecchio parlare) ma poi devono capitolare di fronte alla meta di O’Gara in mezzo ai pali, lo stesso 10 centra anche la trasformazione del 9 a 21.
Sembra finita già al 53esimo, ma con la parità numerica ristabilita, ricomincia anche la rimonta del XV col cardo prima col piazzato di Patterson, poi con quello di Parks da metà campo e poi col drop di Parks a 9 dalla fine.
Negli ultimi minuti la Scozia ci prova ancora e tenta di andare per il bersaglio grosso ma la spia della benzina segna riserva e quindi i tentativi scemano e il risultato rimane così sul 18 a 21.
Piacevolissima partita giocata a viso aperto da ambedue le squadre, una sicuramente più forte l’Irlanda, in virtù anche di un superbo reparto di terza linea (pur senza Ferry e con Leamy in panchina), e una però che non molla mai e che si è riscattata, seppur con una sconfitta, dalla povera figura fatta col Galles.
Scotland: 15 Chris Paterson, 14 Nikki Walker, 13 Nick De Luca, 12 Sean Lamont, 11 Max Evans, 10 Ruaridh Jackson, 9 Mike Blair, 8 Johnnie Beattie, 7 John Barclay, 6 Kelly Brown, 5 Alastair Kellock (capt), 4 Richie Gray, 3 Moray Low, 2 Ross Ford, 1 Allan Jacobsen.
Replacements: 16 Scott Lawson, 17 Geoff Cross, 18 Nathan Hines, 19 Richie Vernon, 20 Rory Lawson, 21 Dan Parks, 22 Simon Danielli.
Ireland: 15 Luke Fitzgerald, 14 Tommy Bowe, 13 Brian O’Driscoll (capt), 12 Gordon D’Arcy, 11 Keith Earls, 10 Ronan O’Gara, 9 Eoin Reddan, 8 Jamie Heaslip, 7 David Wallace, 6 Sean O’Brien, 5 Paul O’Connell, 4 Donncha O’Callaghan, 3 Mike Ross, 2 Rory Best, 1 Cian Healy.
Replacements:16 Sean Cronin, 17 Tom Court, 18 Leo Cullen, 19 Denis Leamy, 20 Peter Stringer, 21 Jonathan Sexton , 22 Paddy Wallace.
Referee: Nigel Owens (Wales)
Assistant referees: Andrew Small (England), Pascal Gauzere (France)
Television match official: Graham Hughes (England)


