Rugby break (XLVIII) – Tri nations All Blacks-Springbocks

E venne il Tri Nations. A Aucland sabato 11 ha preso il via il torneo più spettacolare tra le squadre dell’emisfero sud e non poteva cominciare con sfida migliore, quella tra i Neozelandesi e i Sudafricani.
L’haka anticipa molti temi della partita: kapa o pango e maori in prima linea; dopo 5 minuti è guerra fisica e si registrano subito due occasioni per parte fallite: il calcio di Carter, arrivato a 1055 punti, e il drop di Steyn.
Al settimo gli ospiti vanno in vantaggio grazie al piazzato di Steyn che punisce un’uscita anticipata di Mc Caw da una mischia chiusa.
Al minuto 13 la svolta della partita: professional faul di Botha che ferma come può la marea nera, giallo per lui e Carter impatta grazie al penalty kick guadagnato (Botha prenderà 9 settimane di squalifica per una assurda testata a Cowan dopo neanche 10 minuti di partita non vista dall’arbitro ma ampiamente vista in mondovisione).
Passano poco più di 5 minuti e Muliaina, su un calcio che non va fuori, da un’accelerata da paura si infila in un corridoio, trova “stranamente” Richie Mc Caw in sostegno che naviga un po’ per aspettare l’accorrente Smith che plana in meta per il 10 a 3.
Sempre e solo All Blacks anche nei minuti successivi: altra marea nera che culmina con una mischia ordinata da cui scaturisce il calcio di Carter per il 13 a 3.
Verso la mezzora ci provano anche i Sudafricani di orgoglio: ottime percussioni di Spies e Botha ma i Neozelandesi difendono e rubano palla e quando ne sono in possesso pigiano forte sull’acceleratore e arrivano alla meta di Nonu, anche un po’ fortunato sul primo grabber rimpallato. Alla fine del primo tempo è 20 a 3.
Nei primi dieci minuti del secondo tempo ci provano anche gli Springbocks e ottengono i due piazzati che accorciano le distanze: 20 a 9.
Prima di entrare nell’ultimo quarto di partita ancora spettacolo All Blacks che di punto in bianco danno una scossa e arrivano in meta con Read complice una difesa sudafricana tutt’altro che convincente.
Gli ospiti provano a rimanere un po’ in partita ma senza troppa convinzione e trovano punti solo dal piede di Mornè Steyn, 27 a 12 al 60esimo.
La ciliegina sulla torta per i padroni di casa la mette Woodcock segnando la quarta meta di giornata e il definitivo 32 a 12.
A Aucland non c’è stata proprio partita, troppo carichi i Neozelandesi decisi a vendicare le tre sconfitte della passata edizione, certo sabato prossimo sarà un’altra cosa ma gli All Blacks fan paura, difficile trovare un migliore in campo tra le loro fila perchè tutti han giocato al massimo.
Gli Springbocks sono apparsi timidi, testati severamente nei punti in cui credevano di poter dominare, mischia e touch, sono apparsi in balia delle accelerate avversarie, per di più raramente han saputo mettere sotto pressione con efficacia gli avversari e portano a casa così 30 punti.

New Zealand: 15 Mils Muliaina, 14 Cory Jane, 13 Conrad Smith, 12 Ma’a Nonu, 11 Joe Rokocoko, 10 Dan Carter, 9 Jimmy Cowan, 8 Kieran Read, 7 Richie McCaw (c), 6 Jerome Kaino, 5 Tom Donnelly, 4 Brad Thorn, 3 Owen Franks, 2 Keven Mealamu, 1 Tony Woodcock.
Replacements:16 Corey Flynn, 17 Ben Franks, 18 Samuel Whitelock, 19 Liam Messam, 20 Piri Weepu, 21 Aaron Cruden, 22 Richard Kahui.

South Africa:15 Zane Kirchner, 14 Jean de Villiers, 13 Jaque Fourie, 12 Wynand Olivier, 11 Bryan Habana, 10 Morne Steyn, 9 Ricky Januarie, 8 Pierre Spies, 7 Francois Louw, 6 Schalk Burger, 5 Victor Matfield, 4 Bakkies Botha, 3 Jannie du Plessis, 2 John Smit (c), 1 Gurthro Steenkamp.
Replacements:16 Chiliboy Ralepelle, 17 BJ Botha, 18 Andries Bekker, 19 Danie Rossouw, 20 Ruan Pienaar, 21 Butch James, 22 Gio Aplon

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *