E venne il giorno del secondo test con gli Springbocks a East London.
Dopo 40 secondi di partita si capisce perfettamente cosa voglia dire per noi Sergio Parisse, tocca tre volte la palla e facciamo 40 metri.
Al quinto apre lo score dell’incontro il solito Mornè Steyn dalla piazzola; 2 minuti più tardi ottima percussione di Masi che costringe al fallo i padroni di casa e Mirco ci porta in parità.
Al dodicesimo meta scritta degli Springbocks: attaccano con la mischia ma noi li contrastiamo bene poi però loro aprono al largo e non c’è più nessuno che fermi Mornè Steyn che schiaccia in meta.
A differenza di altre partite noi ce la giochiamo bene, non cediamo mentalmente e li costringiamo anche al fallo che Mirco punisce col piazzato del 10 a 6.
Al ventesimo loro pigiano decisamente sull’acceleratore e noi siamo comprensibilmente in difficoltà però ci impegnamo moltissimo e concediamo solo il piazzato del 13 a 6.
Al 31esimo arriva la loro seconda meta: prosegue il monologo di Steyn che segna la sua seconda meta di giornata ma è encomiabile il nostro sforzo difensivo.
E’ la volta della meta di Spies a due minuti dalla fine del primo tempo dopo il buco di Bekker che evidenzia bene il nostro sottonumero al largo.
Al 50esimo rischiamo forte il cartellino giallo ma d’altronde questo possiamo fare, difendere al limite. Purtroppo niente possiamo fare sulla meta di Du Plessis per il 34 a 6 per i Sudafricani.
Stiamo andando verso l’ultimo quarto della partita e cominciamo un po’ a scricchiolare in difesa anche se loro devono faticare e non poco per segnare ancora con Habana prima e poi con Van der Merwe.
Al 65esimo c’è soddisfazione per noi e per Sepe che, sul grabber di Gower, segna la meta che premia i nostri sforzi, ed è 48 a 11.
C’è ancora tempo per la settima meta degli Springbocks, la segna BJ Botha ed è 55 a 11 finale.
Se uno vedesse solo il tabellino finale è chiaro che rimarrebbe impressionato dalle 7 mete subite, però stavolta l’Italia ha fatto tutto ciò che era in suo possesso per non cedere di schianto ad un avversario molto più forte e che non ha mai mollato un centimetro per tutti gli ottanta minuti. Finalmente abbiamo fatto giocare Derbyshire che secondo me merita e ho visto bene anche Sepe, per il resto mi hanno impressionato in positivo Del Fava e Perugini che si è fatto 80 minuti prima a sinistra e poi a destra senza mai mollare un millimetro. Loro han giocato da Springbocks che si preparano al Tri Nations e sono sicurmante la squadra da battere in virtù di una solidità invidiabile nelle fasi statiche e della fisicità nel gioco manovrato, staremo a vedere perchè il 10 luglio c’è subito All Blacks-Springbocks