Rugby break (XLIII) – Springbocks-Italia e Argentina-Scozia

E venne il giorno dell’Italia: primo test con gli Springbocks reduci dalla grandissima prestazione contro i Francesi e con pochi cambi; Italia con le solite facce note e con la speranza che gli avversari sottovalutino un po’ l’impegno.
Al minuto 13 siamo proprio noi ad aprire le marcature col piazzato di Mirco dopo aver giocato bene sia in difesa che col gioco tattico. Non passa tantissimo, un’azione, e Mornè Steyn riporta in parità la partita.
Al 18esimo arriva la prima meta dei padroni di casa: buona sventagliata al largo, palla a Kirchner che supera il pari numero della nostra difesa col grabber che innesca il turbo di Habanma; 10 a 7.
La seconda meta sudafricana arriva alla mezzora, noi arginiamo male una rolling maul da cui si stacca Francois Louw che va a segnare.
Prima della fine del primo tempo c’è spazio anche per la buona meta di Steyn, ma troppo ingenua la nostra difesa che si fa assorbire in massa nei punti d’incontro e sbaglia anche un placcaggio con Robertson. 22 a 3 all’intervallo.
Al minuto 48 segnano ancora gli Springbocks nonostante la buona difesa italiana che deve capitolare di fronte alle accelerazioni dei più quotati avversari.
L’episodio che ci innesca un po’ è il giallo a Butch James che non perde mai il vizio ci cacciare placcaggi pericolosi e dopo 10 minuti riusciamo a segnare la nostra meta con il rientrante Parisse che deve solo finalizzare un gran buco di Tebaldi da touch.
Tocca a Mirco accorciare il divario al minuto 68 col piazzato del 29 a 13.
Nei minuti finali riusciamo a sprecare una meta fatta con una fucilata inutile di Picone per Gower praticamente già in meta.
Fosse entrata anche la meta dell’ultimo minuto saremmo qui a parlare di un ottimo risultato e anche meritato, non è entrata e possiamo solo parlare di una prestazione discreta nonostante le grandi sofferenze in chiusa (Castro uscito praticamente subito); le note positive sono senz’altro il ritorno ai Sergio Parisse e la buona prestazione di Tebaldi, per il resto abbiamo sfruttato la poca predisposizione (leggi voglia) dei nostri avversari che hanno dato sfoggio delle loro abilità in pochissime occasioni.

Sabato 19 era anche il giorno della rivincita di Argentina Scoazia. A Mar del Plata sotto il diluvio universale la Scozia è già avanti al minuto 2 con la meta di Hamilton che sorprende la difesa Pumas ai lati di un raggruppamento.
Per vedere l’Argentina passare la metà campo bisogna aspettare quasi un quarto d’ora e Contepomi apre lo score per la sua squadra col piazzato del 7 a 3. Intorno al 20esimo è ancora l’apertura argentina ad accorciare le distanze con il secondo piazzato.
La Scozia ricomincia a giocare e sfrutta l’indisciplina Pumas prima per mettere dentro altri 3 punti con Parks e poi per giocarsi la superiorità numerica in virtù del giallo a Roncero.
Il secondo tempo è molto noioso complice anche il diluvio universale e si registrano solo i due calci, uno per parte, che fissano il risultato sul 13 a 9 finale.
La Scozia vince così la serie in Argentina e non è cosa da poco; gli uomini di Robinson han decisamente meritato giocando senza paura e ben arginando i pochi attacchi Pumas. I padroni di casa mi son sembrati un po’ appannati e, a parte i minuti iniziali del primo test, si son rivelati troppo indisciplinati; staremo a vedere cosa combineranno coi Francesi.

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