Secondo test tra le due formazioni e ultimo per gli All Blacks prima del Tri Nations.
A Hamilton apre lo score, dopo 3 minuti, il solito gran calcio di Halfpenny dalla distanza; il Galles gioca bene con la palla in mano mentre in difesa a tratti è veramente poco efficace; Neozelandesi che raggiungono il pareggio al 15esimo grazie al piazzato di Carter che segue un gran buco di Kahui.
Al 25esimo gli All Blacks pigiano forte sull’acceleratore: 16 fasi col pick and go e la miniunit, due sventagliate e meta di Cory JAne per il 10 a 3; si arriva alla mezzora con i padroni di casa in controllo ma senza eccessi e gli ospiti che ci provano con più convinzione anche in virtù della supremazia in chiusa.
Negli ultimi tre minuti si registrano due occasioni per il piede di Carter: la prima grazie ad un’ottima cassaforte nera che i Gallesi difendono prima come possono e poi col fallo e la seconda dopo il sacrosanto giallo a Byrne per un inutile spear tackle; il mediano dei Crusaders centrerà i pali solo al secondo tentativo per il 13 a 3 del finale di tempo.
L’inizio del secondo tempo è di marca neozelandese, dragoni in difficoltà e devono concedere a Carter il calcio del 16 a 3 prima e, 5 minuti dopo, quello del 19 a 3, in mezzo si registrano solo le difficoltà degli All Blacks in chiusa ma Halfpenny rimane corto sul calcio da metà campo.
Altro calcio di Carter al 54esimo a punire l’indisciplina gallese mentre la partita comincia ad imbruttirsi a causa dei molti errori di ball handling di ambedue le squadre.
Al 70esimo la microscossa la da l’arbitro che, un po’ frettolosamente, distribuisce due gialli, uno per parte; due minuti più tardi il Galles si sveglia un po’ e inaugura con Roberts dieci minuti di attacco furioso alla ricerca della segnatura pesante; alla prima occasione però l’inside center dei dragoni viene tenuto alto, poco dopo ci prova Davies ma è un po’ troppo egoista e viene fermato anche lui; al 78esimo invece, finalmente, il Galles buca la difesa e segna la meritata meta con Roberts.
Sembra finita e invece c’è ancora spazio per la meta dei padroni di casa con Cruden che fa tutto da solo e sfrutta la complicità di Byrne per segnare la sua prima meta coi tutti neri e che sancisce anche il risultato finale, 29 a 10.
Non è stata certo una partita da ricordare, soprattutto nel secondo tempo. Neozelandesi col freno a mano tirato, non rischiano niente ma neanche infieriscono su un Galles che mette a nudo le debolezze in chiusa degli avversari e che fa quello che può ottenendo il massimo ottenibile.
Dalla squadra del Tri Nations, Henry lascia fuori Mc Allister e Gear visti bene coi Maori, Tialata, Thomson e Guilford, mentre gli altri sono quelli che abbiamo visto in questi tre test più Messam capitano dei Maori vittoriosi con gli Inglesi.