Sant-Etienne 29/9/07, appuntamento con la storia per l’Italia del rugby, la partita che ci può far accedere ai quarti di finale della World cup, la partita della vita.
Finisce 18-16 per una Scozia cinica e che interpreta meglio di noi la partita, noi ci mettiamo tutto quello che ci possiamo mettere ma a volte non basta, a volte grinta e forza non servono ma servirebbe che chi si fa carico del gioco tattico riesca a far avanzare la squadra. La Scozia lo ha fatto bene, Patterson ha buttato dentro tutti i calci e Parks ci ha fatto retrocedere sempre di molto tutte le volte in cui ne ha avuto la possibilità. Di contro noi con Pez non siamo stati all’altezza, due calcetti dentro i 22 stoppati e alcuni up-and-under senza senso hanno ridato il pallino del gioco a loro.
Veramente un peccato!
Due parole per un grande: Alessandro Troncon, un ragazzo d’oro, di quelli che ce ne sono pochi in giro, ci mette sempre tutto, a volte sbaglia e sbaglia di brutto, ma come si fa a dirgli qualcosa a uno che rappresenta lo spirito di questo grandissimo sport. Non è un caso se ieri sera la meta italiana l’ha fatta lui, era scritto!
Io ho avuto la fortuna di giocarci contro, la prima volta me lo ricordo in un amichevole quasi 15 anni fa, lui giocava col Mirano. Ieri ha festeggiato il cap 101, grande Tronky!