Io non mi astengo

Il referendum è la massima espressione di un paese democratico, Wikipedia lo definisce così:

La parola referendum riprende il gerundio latino del verbo refero, “riferisco” (nella frase ad referendum, “[chieder dei documenti, ecc.] per riferire”), e indica comunemente lo strumento attraverso cui il corpo elettorale viene consultato direttamente su temi specifici; esso è uno strumento di democrazia diretta, consente cioè agli elettori di fornire – senza intermediari – il proprio parere, o la propria decisione, su un tema oggetto di discussione.


Ora il domenica 12 e lunedì 13 siamo chiamati, in quanto elettori, ad esprimere il nostro parere su 4 questioni a dir poco importanti: il legittimo impedimento, il nucleare e due riguardanti la privatizzazione della gestione dei servizi idrici.
Non è mia intenzione suggerire come e per cosa votare, l’unica mia intenzione in questo post è di invitare chi legge ad andare a votare perchè chi non va non significa che sta votando “no” ma sta semplicemente fuggendo da un proprio dovere e rinnegando un diritto per cui in giro per il mondo la gente muore.
Mi rendo benissimo conto che i quesiti sono contorti, criptici e a volte incomprensibili, ma di fonti in giro ce ne sono ed è un proprio dovere informarsi prima di andare a votare

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