Dell’incontro di Manchester si ricorderà più la grinta dell’Uruguay che i 60 punti dell’Inghilterra
Ancora una volta, nonostante i tanti punti presi, l’Uruguay palesa un carattere e una grinta invidiabile e impegna, e non poco, l’Inghilterra che saluta la Rugby World Cup 2015.
Pronti via e l’Uruguay passa in vantaggio col piazzato di Berchesi ma alla prima sventagliata fatta bene gli Inglesi vanno in meta con Watson ben lanciato dal calcetto di Nowell; Farrell trasforma il 7 a 3.
Dal decimo al 13esimo l’Uruguay si esalta in difesa e son tre minuti di placcaggi che arginano le cariche inglesi; al 18esimo, però, nulla possono al cospetto della maul avanzante chiusa in meta da Easter, Farrell trasforma il 14 a 3.
Al 23esimo gli Inglesi sono ancora in meta e ancora con Easter, tutto parte sempre e comunque da una maul avanzante, l’azione poi viene finita con le percussioni di fisico; Farrell non sbaglia la terza conversione e porta i suoi sul 21 a 3.
Al 30esimo altra esaltazione della difesa dell’Uruguay: l’Inghilterra imbastisce 19 fasi ma non porta a casa punti e, anzi, si fa addirittura rubar palla. Il primo tempo termina con il cartellino giallo a Villaseca ma è ancora l’Uruguay a rubare l’ennesimo pallone in difesa.
Il secondo tempo si apre con la facile meta di Watson, dopo una bella giocata dei trequarti; gli Inglesi però non brillano, Robshow e Haskell commettono un’infinità di avanti, le azioni sfumano e il tempo passa.
Al 54esimo l’Uruguay recupera l’ennesimo pallone ma Ormaechea si fa stoppare un calcetto da Slade che è bravo a controllare l’ovale di piede fino in meta.
L’1-2 inglese si concretizza al 57esimo con la meta di Nowell ben lanciata da Care; Farrell trasforma il 38 a 3.
Al 60esimo arriva l’hattrick di Easter grazie alla solita maul avanzante chiusa dal numero 8; gli Inglesi attaccano di brutto, l’Uruguay prova a resistere ma nulla possono sul bel passaggio di Ford al largo che trova libero Nowell per la meta.
Nel finale un bel buco di Joseph è il preludio per la terza meta di Nowell, liberato da Slade; l’ultima emozione è una meta tecnica assegnata dall’arbitro per un fallo di disperazione di un giocatore dell’Uruguay, Ford trasforma il definitivo 60 a 3.
Marcature per Inghilterra:
Mete: Watson 2, Easter 3, Slade, Nowell 3, Penalty try
Trasformazioni: Farrell 4, Ford
Marcature per Uruguay:
Piazzato: Berchesi
Cartellino giallo: Vilaseca (slowing down ball – 40 mins)
Inghilterra: 15 Alex Goode, 14 Anthony Watson, 13 Henry Slade, 12 Owen Farrell, 11 Jack Nowell, 10 George Ford, 9 Danny Care, 8 Nick Easter, 7 Chris Robshaw (c), 6 James Haskell, 5 Geoff Parling, 4 Joe Launchbury, 3 Dan Cole, 2 Tom Youngs, 1 Mako Vunipola.
A disposizione: 16 Jamie George, 17 Joe Marler, 18 David Wilson, 19 George Kruis, 20 Tom Wood, 21 Richard Wigglesworth, 22 Jonathan Joseph, 23 Mike Brown.
Uruguay: 15 Gaston Mieres, 14 Santiago Gibernau, 13 Joaquin Prada, 12 Andres Vilaseca, 11 Rodrigo Silva, 10 Felipe Berchesi, 9 Agustín Ormaechea, 8 Alejandro Nieto, 7 Matias Beer, 6 Juan Manuel Gaminara, 5 Jorge Zerbino, 4 Santiago Vilaseca (c), 3 Mario Sagario, 2 Carlos Arboleya, 1 Mateo Sanguinetti.
A disposizione: 16 Nicolas Klappenbach, 17 Oscar Duran, 18 Alejo Corral, 19 Mathias Palomeque, 20 Diego Magnol, 21 Agustín Alonso, 22 Alejo Durán, 23 Manuel Blengio.