L’Inghilterra lotta ma alla fine vincono sempre gli All Blacks

richie mccawNel giorno della memoria, davanti agli 82223 spettatori di Twickenham, l’Inghilterra lotta alla pari con gli All Blacks che però alla fine vincono 24 a 21

La partenza dell’Inghilterra è impressionante, palla a Jonny May che accelera di brutto si fuma Conrad Smith e Dagg ed è in meta dopo quattro minuti; al decimo gli Inglesi potrebbero segnare ancora ma Brown già praticamente in meta si fa sfuggire un non facile pallone.
Le prime notizie degli All Blacks in attacco le si hanno al 14esimo e alla fine di una azione cominciata con una gran presa al volo di Ben Smith, Cruden sigla la meta del pareggio.
Tra il 17esimo e il 23esimo due piazzati di Farrell e uno di Cruden fissano il punteggio sul 11 a 8; è sempre gran battaglia nei successivi minuti, Farrell prova un drop al 34esimo ma lo manca, due minuti più tardi Cruden pareggia dalla piazzola e, prima della fine del primo tempo è ancora Farrell a riportare avanti i suoi col piazzato del 14 a 11.
La rirpesa si apre col palo di Cruden dalla piazzola ma al 46esimo la difesa inglese nulla può per fermare il tre contro uno che McCaw sfrutta con la meta, tutto parte da un gran numero di Read che mette nel buco Franks.
Al 55esimo Eastmond si fa pericolosamente stoppare un calcio di liberazione e nel proseguo dell’azione Whitlock va vicinissimo alla meta di rapina. Al 57esimo arriva il cartellino giallo a Coles, ingenuo a reagire alla provocazione di Hartley; paradossalmente gli All Blacks non si fermano e in 14 si guadagnano un calcio piazzabile ma Barrett lo manca.
Al 66esimo Sonny Bill Williams prende un gran buco ed è fermato a centimetri dalla meta, la Nuova Zelanda ne esce comunque con un calcio piazzale e stavolta Barrett non sbaglia.
Il capolavoro neozelandese arriva al 72esimo: nella pioggia battente di Twickenham gli All Blacks imbastiscono 22 fasi che si chiudono con la meta di Faumaina.
Nel finale si svegliano gli Inglesi e all’ottantesimo beneficiano di una meta tecnica dopo aver sradicato per ben due volte gli avversari; Ford trasforma il 21 a 24 e da speranza ma ormai non c’è più tempo.

Marcature per Inghilterra: Mete: May, Penalty Try Trasformazione: Ford Piazzati: Farrell 3

Marcature per All Blacks: Mete: Cruden, McCaw, Faumuina Piazzati: Cruden 2, Barrett

Inghilterra: 15 Mike Brown, 14 Semesa Rokoduguni, 13 Brad Barritt, 12 Kyle Eastmond, 11 Jonny May, 10 Owen Farrell, 9 Danny Care, 8 Billy Vunipola, 7 Chris Robshaw (c), 6 Tom Wood, 5 Courtney Lawes, 4 Dave Attwood, 3 David Wilson, 2 Dylan Hartley, 1 Joe Marler
A disposizione: 16 Rob Webber, 17 Matt Mullan, 18 Kieran Brookes, 19 George Kruis, 20 Ben Morgan, 21 Ben Youngs, 22 George Ford, 23 Anthony Watson

All Blacks: 15 Israel Dagg, 14 Ben Smith, 13 Conrad Smith, 12 Sonny Bill Williams, 11 Julian Savea, 10 Aaron Cruden, 9 Aaron Smith, 8 Kieran Read, 7 Richie McCaw (c), 6 Jerome Kaino, 5 Samuel Whitelock, 4 Brodie Retallick, 3 Owen Franks, 2 Dane Coles, 1 Wyatt Crockett.
A disposizione:  16 Keven Mealamu, 17 Ben Franks, 18 Charlie Faumuina, 19 Patrick Tuipulotu, 20 Liam Messam, 21 TJ Perenara, 22 Beauden Barrett, 23 Ryan Crotty.

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