
Senza paura di essere considerato irriverente, penso di poter tranquillamente dire che Francesco Minto sta al rugby italiano come Liam Messam sta agli All Blacks, Dan Lydiate sta al Galles, Tom Wood sta all’Inghilterra, Marcell Coetzee sta agli Springboks. Stiamo parlando di un atleta che, alla nostra nazionale, servirebbe come l’aria. Minto copre tranquillamente 2-3 ruoli, è dotato di forza fisica, esplosività, velocità…. eppure dal 19 febbraio è misteriosamente tenuto fermo.
Durante questo periodo mi son sempre chiesto se nelle nazioni che ho citato, Messam, Lydiate, Wood, Coetzee, sarebbero potuti star fermi per 7 mesi senza che si sapesse nulla o quasi.
Parliamoci chiaro: la salute dei giocatori viene prima di tutto, l’ultima cosa che vorrei al mondo è che Francesco si facesse male per delle negligenze, però oggi ho letto per l’ennesima volta un articolo che lo avvicina al campo, ai compagni, quando non è così, perchè venerdì comincia la stagione e lui, ad oggi, in campo non può andarci, questa è la realtà.
Quello che veramente non riesco a comprendere è questa cosa: se non è un problema fisico ed è solo un problema burocratico, perchè ci si sta mettendo così tanto tempo a risolverlo?
“È solo un problema di assicurazione”; ma se lo è cos’è che ostacola il raggiungimento di una soluzione?
Non c’è di peggio nello sport come nella vita dell’essere tenuti sulla graticola, questa situazione deve essere sbloccata, deve esserci la volontà di tutti per trovare una soluzione subito; le parti maggiormente coinvolte, Benetton, Federazione Italiana Rugby ne avrebbero solo da guadagnarci e Francesco Minto se lo merita.



One thought on “Nessuno si aspetti la sorte di Francesco Minto”