Sei Nazioni 2014: suicidio Italia all’Olimpico

Duncan Weir autore del drop del 21 a 20

Dai diciamocelo, oggi dovevamo solo vincere e invece, alla fine, ancora una volta, abbiamo buttato via la partita. Non è il drop di Weir che consegna loro la vittoria per 21 a 20 ma è proprio il nostro non gioco del secondo tempo, i placcaggi sbagliati al cospetto di una squadra che stava facendo poco e niente, lenta, macchinosa e ampiamente alla nostra portata.

I primi dieci minuti del match sono da dimenticare: non passiamo metà campo e siamo arroccati in difesa; alla prima sortita offensiva, però, al termine di un multifase avanzante, ci guadagniamo un calcio di punizione che Allan manda a bersaglio per il 3 a 0. La Scozia riprende il pallino del gioco e al 23esimo Laidlaw pareggia col piazzato.
In mischia chiusa non ce n’è: De Marchi ammazza Low e guadagna calci di punizione preziosi, Allan però al 27esimo non è preciso. Il mediano italo-scozzese si rifà 4 minuti più tardi, sempre dalla piazzola, e ci riporta avanti sul 6 a 3.
La Scozia continua a provarci ma gli attacchi sono veramente troppo macchinosi e noi li arginiamo in tranquillità. L’ultima emozione del tempo ce la regala Tommaso Allan: mischia ordinata al solito dominata, Parisse parte approfittando di Fusaro che prende sonno, Sarto rilancia col pick and go, palla fuori a Furno che lancia Allan in mezzo ai pali; la trasformazione riesce e andiamo al riposo sul 13 a 3.
L’inizio della ripresa è come sempre da temere, loro però sono a tratti imbarazzanti ma nonostante questo si guadagnano un calcio di punizione che Laidlaw sfrutta per riportare i suoi a distanza di break.
Al 52esimo i nostri avversari ci fanno un gran regalo: entrano nei nostri 22 ci mettono in difficoltà costringendoci al fallo ma invece di piazzare giocano alla mano e alla fine perdono il pallone. Tre minuti più tardi gli rendiamo il favore e stavolta le conseguenze son drammatiche: Gori perde un sanguinoso pallone, loro ribaltano il campo con la sventagliata e Dunbar trova il corridoio giusto per arrivare fino in meta; la trasformazione non entra e rimaniamo in vantaggio per 13 a 11.
Al 68esimo arriva la mazzata: combinazione scozzese da mischia ordinata, palla a Lamont che buca troppo facilmente, Cusiter è in sostegno e ricicla per Dunbar, McLean sta a guardare e il centro arriva quasi intaccato in meta, stavolta Weir non manca la trasformazione e loro sono per la prima volta in vantaggio.
A questo punto abbiamo la prima reazione seria della ripresa e, ispirati da un bel buco di Sarto, troviamo la via della meta con Joshua Furno; Orquera si concentra e manda a bersaglio la trasformazione del contro sorpasso.
Nel finale non ci siamo più, loro ci credono e all’ottantesimo Duncan Weir mette il drop della vittoria per 21 a 20.

Marcature per ItaliaMete: Allan, Furno Trasformazioni: Allan, Orquera Piazzati: Allan 2
Marcature per ScoziaMete: Dunbar 2 Trasformazione: Weir Piazzato: Laidlaw Drop: Weir

Italia: 15 Luke McLean, 14 Angelo Esposito, 13 Michele Campagnaro, 12 Gonzalo Garcia, 11 Leonardo Sarto, 10 Tommaso Allan, 9 Edoardo Gori, 8 Sergio Parisse, 7 Robert Barbieri, 6 Alessandro Zanni, 5 Joshua Furno, 4 Quintin Geldenhuys, 3 Martin Castrogiovanni, 2 Leonardo Ghiraldini, 1 Alberto De Marchi.
A disposizione: 16 Davide Giazzon, 17 Matias Aguero, 18 Lorenzo Cittadini, 19 Marco Bortolami, 20 Paul Derbyshire, 21 Tobias Botes, 22 Luciano Orquera, 23 Tommaso Iannone.

Scozia: 15 Stuart Hogg, 14 Tommy Seymour, 13 Alex Dunbar, 12 Matt Scott, 11 Sean Lamont, 10 Duncan Weir, 9 Greig Laidlaw (c), 8 Johnnie Beattie, 7 Chris Fusaro, 6 Ryan Wilson, 5 Jim Hamilton, 4 Richie Gray, 3 Moray Low, 2 Scott Lawson, 1 Ryan Grant
A disposizione: 16 Ross Ford, 17 Al Dickinson, 18 Geoff Cross, 19 Tim Swinson, 20 Dave Denton, 21 Chris Cusiter, 22 Duncan Taylor, 23 Max Evans

One thought on “Sei Nazioni 2014: suicidio Italia all’Olimpico”

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *