Il torneo ha chiuso i battenti da una settimana consacrando più o meno meritatamente l’Inghilterra vincitrice ma a 6 mesi dal mondiale sono tanti gli spunti di riflessione, vediamoli nazione per nazione prima di dare il mio XV ideale.
Inghilterra: comincia il torneo alla grande vince bene a Cardiff, spazza via un’impalpabile Italia e soprattutto vince meritatamente lo scontro diretto con la Francia e dopo tre partite è già la candidata unica al trofeo. Arriva il giorno della Calcutta cup e se la aggiudica ma la Scozia pone non pochi interrogativi, giocando una partita senza paura. L’ultima partita gli Inglesi la devono giocare a Dublino col titolo in tasca e con la possibilità di vincere sia il Grande Slam che la Triple crown, vengono però annichiliti da una esaltante prestazione irish. Voto finale 7-.
Francia: la sconfitta di Roma ha dell’incredibile, tanto per merito dell’Italia quanto per demerito dei transalpini, mai visti così in difficoltà e rinunciatari. Han perso lo scontro diretto a Twickenham questo è vero ma il torneo l’han perso al Flaminio. Rimangono una squadra dal talento smisurato e dalle infinite capacità, voto 6 e mezzo.
Irlanda: han perso di misura in casa con la Francia una partita che avrebbero potuto anche vincere e han perso in Galles in virtù anche di una clamorosa svista arbitrale, quello che però rimane negli occhi è la stupenda prestazione contro gli Inglesi nell’ultimo match. E’ una squadra concreta, non credo possa avere le possibilità di giocarsela con quelle dell’emisfero sud ma il fatto che nel ranking mondiale sia la prima delle europee la dice lunga sul valore. Voto 7.
Galles: vincono tre partite e il loro torneo è salvo in virtù anche della vittoria casalinga con l’Irlanda; è difficile però trarre conclusioni su di loro, a volte giocano alla grande a volte scompaiono dal campo, certo è che se dobbiamo fare una comparazione con noi, loro han vinto 3 match noi uno solo. Voto 6+.
Scozia: potenzialmente son poca cosa, hanno solo 3-4 giocatori di gran talento, però riescono a mettere in difficoltà l’Inghilterra a Londra e, cosa ben più importante, mettono ben in chiaro che tra noi e loro ci son 20 punti di differenza. Voto 5 e mezzo.
Italia: ultimi come ogni anno, quest’anno però abbiamo il valore aggiunto di una vittoria di prestigio con la Francia, onestamente mi sembra poca cosa però come tanti mi son esaltato di fronte a questo evento e altrettanto onestamente mi aspettavo che in Scozia facessimo un’altra figura. Il rammarico più grande è che potevamo tranquillamente vincere 4 partite e invece ne abbiamo vinta una sola. Voto 5 e mezzo.
In ultimo e per concludere questo Six Nations 2011, il mio XV.
15 Andrea Masi: è vero ha giocato 1 partita e mezzo e la maglia, forse, se la sarebbe meritata più Ben Foden, ma Andrea ha dimostrato veramente tanto tanto da guadagnarsi anche il titolo di miglior giocatore del torneo.
14 Chris Ashton: potente, veloce, fisico, una macchina da mete insomma, nessuno come lui.
13 Brian O’Driscoll: con 25 mete è diventato il miglior marcatore di mete del 6 Nazioni, ha un talento cristallino e un carisma sconfinato.
12 Sean Lamont: sicuramente in alcune circostanze ha fatto vedere di essere fuori ruolo ma in tante altre ha saputo far valere fisico e tecnica.
11 Max Evans: è un giocatore alla Shane Williams, con un fisico normale, ma dalle capacità elusive non comuni.
10 Toby Flood: se l’Inghilterra gioca alla grande per tre quarti del torneo è anche merito suo, ha un gran piede e sa far giocare la linea e sicuramente l’avere dietro Wilkinson lo sprona a dare sempre il 100%.
9 Morgan Parra: Ben Youngs fa un disastro nell’ultima partita e quindi la maglia se la merita il mediano francese.
8 Sergio Parisse: vale un po’ il discorso di BOD per quello che concerne talento e carisma, può anche fare qualche errore ma se serve un leader by example Sergio è sempre il primo.
7 James Haskell: andava da lui a Warburton, la do all’Inglese il suo working rate smisurato nell’economia delle vittorie del XV della rosa.
6 Sean O’Brien: a mio avviso il miglior giocatore del torneo, non ha mai steccato in nessuna partita, anzi ha sempre dimostrato talento e soprattutto potenza.
5 Tom Palmer: ottimo giocatore e meritatamente titolare inammovibile.
4 Richie Gray: 21 anni, 2 metri di altezza e uno scintillante futuro davanti. A mio avviso, con Max Evans è il miglior prospetto scozzese.
3 Martin Castrogiovanni: in chiusa è una certezza e lo si sa, quello che fa di lui un grande giocatore è il quantitativo industriale di palloni che tocca e con cui supera sempre la linea del vantaggio.
2 Matthew Rees: una maglia ad un gallese la dovevo dare e secondo me se la merita anche, tiene su una prima linea quasi sempre orfana dei piloni titolari (Jones e Jenkins) e fa da skipper ad un Galles che porta a casa 3 vittorie.
1 Thomas Domingo: come per Castro in chiusa non lo si discute, ciò che fa di lui il miglior pilone in circolazione a livello europeo è quella sua conformazione fisica a dir poco compressa che fa di lui una roccia difficilmente placcabile negli spazi aperti.

