Che fosse la partita più attesa c’erano pochi dubbi, che abbia tradito un po’ le attese, beh questa è la realtà.
Nella poco consona, per il rugby a XV, casa di Melbourne si sono affrontate sabato 31 Australia e Nuova Zelanda e il primo quarto d’ora non tradisce le attese: dopo 5 minuti Giteau sorprende Richie McCaw e gli infila l’interno, gran corsa, passaggio per O’Connor che arriva sino ai 22 avversari, nel proseguo dell’azione AllBlacks in fuorigioco e Giteau li punisce con il piazzato che regala il 3 a 0 per i suoi. Nel successivo calcio di rinvio i Neozelandesi recuperano la palla, Cowan centra un mezzo buco e guadagna il calcio di punizione che Carter sfrutta per pareggiare.
Successivo calcio di rinvio: gli AllBlacks recuperano la palla, Carter prova a liberare ma il calcio viene stoppato da Mitchell che è abile a recuperare l’ovale e ad accelerare in un niente fino alla meta dell’8 a 3 al minuto 8.
Non passano neanche 2 minuti che Carter restituisce il “favore”: stoppa Barnes, si ritrova in mano la palla e plana in meta per il 8 a 10.
Il primo episodio che spacca la partita nasce da un gran recupero di Kaino a metà campo, sventagliata al largo con pregevole offload di Thorn e altrettanto pregevole calcetto di Jane che libera Muliaina per la meta del 15 a 8 al minuto 13 per gli ospiti.
L’Australia accorcia grazie al piede di Giteau che, pur sbagliando un calcio fattibile al 15esimo, centra quello al 18esimo.
Al minuto 21 Joubert estrae il primo giallo della partita per Franks che placca con la sola spalla e per di più in fuorigioco Brown; nonostante l’inferiorità numerica i Neozelandesi riescono a trovare la terza meta di giornata con McCaw, ed è 22 a 11 per i tutti neri al 27esimo.
Minuto 29 e altro giallo, questa volta a Mitchell per un placcaggio in ritardo di sola spalla.
Ci prova l’Australia a tornare a contatto ma fa punti solo grazie al piede di Giteau; gli AllBlacks rispondono subito col piede di Carter e, prima della fine del tempo, anche con la meta di Jane che regala alla sua squadra già il bonus.
A tre minuti dall’inizio del secondo tempo il rosso a Mitchell chiude i discorsi: sacrosanto il suo secondo giallo per non aver permesso una rimessa rapida. Gli ospiti sentono l’odore del sangue e, in occasione di una mischia chiusa per i padroni di casa, spingono di brutto, ripartenza di Read, apertura per liberare Muliaina che arriva intoccato in meta.
L’Australia è encomiabile, ci provano e riprovano e arrivano prima a un niente dalla meta con Pocock e poi finalmente alla meta con Ashley-Cooper.
Prima di entrare nell’ultimo quarto di partita si registra la gran meta finalizzata da Rokocoko al termine di un’azione cominciata ancora una volta col recupero da calcio di rinvio.
A dieci dalla fine Elsom prova a dare una scossa d’orgoglio ai suoi e arriva la sua meta ma prima del fischio finale c’è ancora tempo per vedere la settima meta Neozelandese con Flynn che sugella il 28 a 49 finale.
L’Australia stecca un po’ dopo l’ottima prestazione con gli Springbocks, evidentemente questi AllBlacks sono veramente troppo forti anche per loro, certo giocare in 14 per mezza partita non li ha certo aiutati, vero è che già dal primo tempo si era capito chi meritava di più.
Neozelandesi dal canto loro si dimostrano la squadra più in forma e, ad un anno dal mondiale, è una storia già vista, ora starà a loro gestirsi bene, certo è che talento e risorse non mancano di sicuro.
Australia: 15 Adam Ashley Cooper, 14 James O’Connor, 13 Rob Horne, 12 Berrick Barnes, 11 Drew Mitchell, 10 Matt Giteau, 9 Will Genia, 8 Richard Brown, 7 David Pocock, 6 Rocky Elsom (c), 5 Nathan Sharpe, 4 Dean Mumm, 3 Salesi Ma’afu, 2 Stephen Moore, 1 Benn Robinson.
Replacements: 16 Saia Faingaa, 17 James Slipper, 18 Rob Simmons, 19 Matt Hodgson, 20 Luke Burgess, 21 Anthony Faingaa, 22 Kurtley Beale.
New Zealand: 15 Mils Muliaina, 14 Cory Jane, 13 Conrad Smith, 12 Ma’a Nonu, 11 Joe Rokocoko, 10 Dan Carter, 9 Jimmy Cowan, 8 Kieran Read, 7 Richie McCaw, 6 Jerome Kaino, 5 Tom Donnelly, 4 Brad Thorn, 3 Owen Franks, 2 Keven Mealamu, 1 Tony Woodcock.
Replacements: 16 Corey Flynn, 17 Ben Franks, 18 Sam Whitelock, 19 Victor Vito, 20 Piri Weepu, 21 Aaron Cruden, 22 Israel Dagg.
Referee: Craig Joubert (South Africa)
Assistant referees: Jonathan Kaplan (South Africa), Cobus Wessels (South Africa)