Questo libro di Camilleri è diverso dai precedenti, è una sorta di dizionario di parole direttamente o indirettamente riconducibili alla pratica dei pizzini utilizzata da Bernardo Provenzano.
E’ un libro che parla di mafia quantunque nei pizzini non vi sia traccia di questo termine e alla volte, nella lettura, si resta letteralmente basiti nell’apprendere spaccati di vita di questo supremo capo clan, latitante per 40 anni; i fatti che sorprendono di più sono senza ombra di dubbio l’apprendere delle collusioni di primari ospedalieri, imprenditori, preti, per non parlare poi dei politici. Impressiona oltremodo anche la religiosità ossessiva che sfocia quasi nella scaramanzia che permea ciascuno scambio di pizzini.
In ultimo accenno al fatto che i diritti del libro sono interamente devoluti alla Fondazione Andrea Camilleri e Funzionari di polizia per i figli delle vittime del dovere.