RWC 2015: i Pumas impegnano gli All Blacks

Partita vera a Wembley, gli All Blacks devono faticare per avere la meglio sui Pumas; 26 a 16 il risultato finale

Nella cornice spettacolare di Wembley, impreziosita dagli oltre 89000 spettatori, gli All Blacks partono forte nel loro primo match di Rugby World Cup e dominano i primi 20 minuti di gara, poi però i Pumas si scuotono e cominciano a salire in cattedra e a mettere tanto in difficoltà i Neozelandesi che risolvono la partita solo nel finale grazie anche ai cambi.

I Neozelandesi cominciano il match aggressivi e mettono a dura prova la difesa Pumas che è costretta a concedere un cartellino giallo (a Matera) e tre calci in 14 minuti; Carter dalla piazzola è infallibile e regala ai suoi il 9 a 0.
Gli Argentini però cominciano a macinare gioco, a percuotere forte la linea ispirati da un Senatore veramente in palla e alla fine, al 21esimo, violano la meta neozelandese col debuttante Petti; Sanchez mette la trasformazione del 9 a 7.
Al 30esimo un brutto gesto di Richie McCaw gli costa un sacrosanto cartellino giallo e Sanchez mette il conseguente piazzato dando il primo vantaggio ai suoi.
Gli All Blacks si rimettono a giocare e arrivano a pochi metri dalla meta al 35esimo ma i Pumas si salvano con la difesa. Due minuti più tardi sono i Pumas a giocare una grande azione sempre in avanzamento fino al fallo professionale di Conrad Smith che costa a lui il cartellino giallo e ai suoi ulteriori te punti di svantaggio in virtù del piazzato di Sanchez.
I Neozelandesi in 13 hanno il merito di arrivare nei 22 avversari e conquistarsi un calcio piazzabile che Carter sfrutta per mandare i suoi al riposo sotto di un punto.
La ripresa comincia nuovamente con i Pumas in palla e da un attacco nasce il calcio di punizione che Sanchez manda a bersaglio a per il 16 a 12.
Una volta ristabilita la parità numerica entra Sonny Bill Williams e cominciano i problemi per la difesa Pumas che, al 47esimo, viene graziata da Skudder che non riesce ad incollarsi alle mani un superbo offload ad di SBW.
Al 57esimo gli All Blacks sono in meta grazie al guizzo di Aaron Smith che sorprende la guardia ai lati del raggruppamento; Carter mette la trasformazione del 19 a 16.
Al 65esimo una gran giocata di SBW e Aaron Smith per poco non culmina con la meta, meta che comunque arriva al 67esimo grazie a Cane che viene liberato dopo una bella sventagliata; la trasformazione di Carter, di fatto, manda i titoli di coda al match.

Marcature per Argentina:
Meta: 
Petti
Trasformazione: Sanchez
Piazzato: Sanchez 3
Cartellino giallo: Matera

Marcature per All Blacks:
Mete: 
A Smith, Cane
Trasformazioni: Carter 2
Piazzati: Carter 4
Cartellini gialli: McCaw, Smith

Argentina: 15 Joaquin Tuculet, 14 Santiago Cordero, 13 Marcelo Bosch, 12 Juan Martin Hernandez, 11 Juan Imhoff, 10 Nicolas Sanchez, 9 Tomas Cubelli, 8 Leonardo Senatore, 7 Juan Martin Fernandez Lobbe, 6 Pablo Matera, 5 Tomas Lavanini, 4 Guido Petti, 3 Nahuel Tetaz Chaparro, 2 Agustin Creevy (c), 1 Marcos Ayerza
A disposizione: 16 Julian Montoya, 17 Lucas Noguera, 18 Ramiro Herrera, 19 Mariano Galarza, 20 Juan Manuel Leguizamon, 21 Martin Landajo, 22 Jeronimo De La Fuente, 23 Lucas Gonzalez Amorosino

All Blacks: 15 Ben Smith, 14 Nehe Milner-Skudder, 13 Conrad Smith, 12 Ma’a Nonu, 11 Julian Savea, 10 Dan Carter, 9 Aaron Smith, 8 Kieran Read, 7 Richie McCaw (c), 6 Jerome Kaino, 5 Sam Whitelock, 4 Brodie Retallick, 3 Owen Franks, 2 Dane Coles, 1 Tony Woodcock
A disposizione: 16 Keven Mealamu, 17 Wyatt Crockett, 18 Charlie Faumuina, 19 Victor Vito, 20 Sam Cane, 21 TJ Perenara, 22 Beauden Barrett, 23 Sonny Bill Williams

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