5 riflessioni sulla prima giornata del Sei Nazioni 2015

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Cinque brevi riflessioni al termine della prima giornata del Sei Nazioni 2015

Italia, che male
Pochissimo possesso, pochissime idee e 26 punti presi da un’Irlanda tutt’altro che trascendentale. Hanno segnato 14 punti sfruttando un loro punto di forza noto ormai a chiunque, la rolling maul, e sfruttando un errore di placcaggio di Masi. Lato nostro non siamo mai riusciti a contrastare il loro multifase e, inoltre, abbiamo le solite poche idee in attacco.

Mamma che orchi
A parte Matthieu Bastareaud che ormai conosciamo, son veramente rimasto impressionato dalla prestanza fisica di tanti francesi – o presunti tali – come Scott Spedding, Romain Taofifenua, Eddy Ben Arous ma soprattuto di Uini Atonio, neozelandese di nascita e dalle dimensioni da trasporto eccezionale: 1.97m per 146 chili!!! Ah se non bastasse sono stati aggregati alla squadra Debaty e Suta tutta gente abbondantemente sopra i 120kg!

Chapeau Inghilterra
Non era facile andare in Galles da sfavoriti, con tanta gente infortunata e con 9 giocatori che non avevano mai giocato al Millennium. Beh loro ci son riusciti, hanno rimontato dal 16 a 8 e alla fine hanno vinto giocando un match sublime.

Grande Scozia
Non c’è niente da fare, quando hai un ottimo allenatore, un’idea di gioco, dei buoni interpreti e la convinzione di potertela giocare con chiunque, puoi anche perdere ma, di sicuro, te la giochi con chiunque; questa è la sintesi dell’ottima prestazione della Scozia allo Stade de France.

Delusione Galles
Mi aspettavo di più dai Dragoni, han provato a vincerla con la foga ma davanti avevano una grande squadra, forse serviva loro un piano B, di sicuro gli Inglesi non si battono da soli.

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