Sei Nazioni: seconda giornata

Mamma mia che brutta Italia! Confesso che il primo tempo di domenica mi aveva tirato un po’ su di morale rispetto a Twickenham, soprattutto visto il punteggio, perchè di gioco come al solito ne abbiamo palesato poco, per di più alla prima occasione che muoviamo scelleratamente palla (un salto chilometrico troppo a ridosso della linea del vantaggio) prendiamo 60 metri di intercetto da Bowe!
Il secondo tempo è blackout, non passiamo la metà campo, non abbiamo un possesso che sia uno e gli Irlandesi vanno sul velluto e ci schiantano 38 a 9.
Note positive? Gran poche. Mi ha fatto piacere finalmente vedere un 88 in campo, tal Andrea Bacchetti, che non sarà Luke Fitzgerald (man of the match) però se non altro si vede un volto nuovo; e poi? basta! Basta perchè non ha senso citare un buon Paul Griffen visto che ha semplicemente fatto il mediano di mischia come si chiede ai giocatori di un certo livello.
Le altre squadre, al contrario nostro, vincono o perdono, ma quantomeno non prendono 40 punti; il Gallles vince bene con l’Inghilterra, ma soprattutto convince. Cambiano strategia rispetto ad Edimburgo e muovono la palla divinamente per il campo, ma soprattutto non perdono mai il possesso. Dal canto loro gli Inglesi, progrediscono leggermente ma non incantano.
La Scozia, lo dicevo, è meglio mai darla per morta, pressa e mette in difficoltà una Francia che non riesce mai a trovare l’accelerata giusta per fare il salto di qualità; prima o poi arriverà perchè i transalpini ne hanno le potenzialità.
Ora due settimane per riordinare le idee!

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