I recenti problemi autunnali di Murrayfield, descritti con dovizia di particolari in questo post del blog di Alba Ovale, hanno probabilmente accelerato la messa in atto della soluzione di passare al manto erboso ibrido, una soluzione che a detta di Mark Laidlaw, Scottish Rugby’s Director of Management Services, rinverdirà i fasti di uno dei terreni più apprezzati nel panorama rugbystico.
Il terreno ibrido ormai non è più una novità, stadi del rugby come Twickenham, Aviva Stadium, Newlands in Cape Town, the Nelson Mandela Bay Stadium in Port Elizabeth e il Forsyth Barr Stadium in Dunedin, lo hanno già e consente uno sfruttamento dell’impianto molto maggiore rispetto all’erba tradizionale, ecco che, quindi, i 40 match stagionali non sono più una chimera.
I lavori a Edinburgo cominceranno a primavera inoltrata e termineranno in tempo per l’inizio della stagione 2014-15


