Rugby Championship: l’Australia rischia coi Pumas

Nel giorno del 50esimo cap di Patricio Albacete, Australia e Pumas si sfidano per la 18esima volta, la prima nel Rugby Championship; l’Argentina sembra sulla giusta via per portare a casa una vittoria e bissare lo storico successo di Brisbane datato 1983.
I Pumas partono bene e dopo 3 minuti Juan Martin Hernandez centra i pali col piazzato dello 0 a 3.
All’ottavo minuto è sempre l’Argentina in attacco ma perde malamente palla e sul ribaltamento di fronte gli Aussie guadagnano un calcio di punizione, Barnes ci prova ma coglie il palo.
Primo episodio importante al minuto 12: Camacho ruba un gran pallone, si involta per 50 metri ma McCabe lo riesce a recuperare, nel proseguo dell’azione è lo stesso inside center a rendersi protagonista di un fallo professionale che gli costa il cartellino giallo.
Gli ospiti non riescono ad ottenere niente dalla superiorità numerica, anzi poco prima del rientro di McCabe un grave errore di Landajo, che non trova la touch su una liberazione, innesca un bel contrattacco dei padroni di casa ma è scellerato l’errore di Samo che al momento di segnare la meta perde inopinatamente il pallone.
Al 26esimo l’Australia è in attaco, si guadagna un penalty e Berrick Barnes stavolta centra i pali per il pareggio. Passano un paio di minuti e da un fuorigioco di Ioane scaturito da un errore difensivo di Cooper, nasce il calcio di punizione che Hernandez sfrutta per riportare avanti i suoi, 3 a 6.
Gli ultimi minuti sono dei Wallabies che attaccano bene e mettono Sharpe nel corridoio giusto per segnare la meta ma è prodigioso l’intervento di Camacho che si attacca all’ovale e nega la meta al capitano australiano.
I primi punti della ripresa li segna Barnes col piazzato del nuovo pareggio, 6 a 6; sulla ripresa del gioco, però, Cooper ci mette un secolo per liberare e si fa stoppare il calcio da Tomas Leonardi che schiaccia in meta, 6 a 11.
L’Australia è alle corde e gli Argentini continuano a premere sull’acceleratore: gran buco di Hernandez che libera la volata di Juan Imhoff a cui basta servire un pallone all’interno per favorire il sostegno di Julio Faras Cabello che, di slancio, plana in meta (la meta era da invalidare in quanto Imhoff, seppur impercettibilmente, tocca la linea col piede).
Ancora Pumas in attacco due minuti più tardi, calcio piazzato guadagnato e stavolta Hernandez non sbaglia mandando a bersaglio il 6 a 19.
Si entra nell’ultimo quarto di match e l’Australia da segni di risveglio: grande attacco multifase imbastito e meta di Pat McCabe, facile per Barnes la trasformazione del 13 a 19.
Al minuto 68 una grande intuizione di Phibbs dalla chiusa libera Digby Ioane per la meta trasfromata da Barnes; è sorpasso 20 a 19.
Gli Argentini provano a riversarsi in attacco ma non riescono a combinare alcunchè; il match viene chiuso al minuto 78 con il piazzato del definitivo 23 a 19 di Kurtney Beale.

E’ un copione già visto: l’Argentina difende alla grande per più di un’ora e tiene lontani gli avversari dalla meta, poi, vuoi per la bravura degli altri, vuoi per un calo dei Pumas, concede qualcosa e alla fine perde il match.
Stavolta il vantaggio di 13 punti era consistente però gli australiani sono stati bravi a non mollare, nonostante le difficoltà in chiusa e a segnare due mete fondamentali per il morale.

Marcature per Australia: Mete: McCabe, Ioane Trasformazioni: Barnes 2 Penalty: Barnes 2, Beale
Marcature per Argentina: Mete: Leonardi, Cabello Penalty: Hernandez 3

Australia: 15 Berrick Barnes, 14 Dom Shipperley, 13 Adam Ashley-Cooper, 12 Pat McCabe, 11 Digby Ioane, 10 Quade Cooper, 9 Nick Phipps, 8 Radike Samo, 7 Michael Hooper, 6 Dave Dennis, 5 Nathan Sharpe (capt), 4 Kane Douglas, 3 Ben Alexander, 2 Tatafu Polota Nau, 1 Benn Robinson.
Replacements: 16 Stephen Moore/Saia Fainga’a, 17 James Slipper, 18 Scott Higginbotham, 19 Liam Gill, 20 Brett Sheehan, 21 Anthony Fainga’a, 22 Kurtley Beale.
Argentina: 15 Lucas Gonzalez Amorosino, 14 Gonzalo Camacho, 13 Marcelo Bosch, 12 Santiago Fernandez, 11 Horacio Agulla, 10 Juan Martin Hernandez, 9 Martin Landajo, 8 Juan Martin Fernandez Lobbe (capt), 7 Juan Manuel Leguizamon, 6 Julio Faras Cabello, 5 Patricio Albacete, 4 Manuel Carizza, 3 Juan Figallo, 2 Eusebio Guinazu, 1 Rodrigo Roncero.
Replacements: 16 Agustin Creevy, 17 Juan Pablo Orlandi, 18 Leonardo Senatore, 19 Tomas Leonardi, 20 Nicolas Vergallo, 21 Martin Rodriguez, 22 Juan Imhoff.

Arbitro: Wayne Barnes (England)

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