9 luglio, l’antipasto del Tri Nations e della World Cup si chiama finale del Super Rugby, a Brisbane i Reds, padroni di casa, cercano di concludere alla grande il torneo che li ha visti trionfare nella stagione regolare, ad impedirglielo arrivano i Crusaders reduci da una stagione sconvolta dal terremoto che ha colpito Christchurch ma ampiamente onorata dai risultati, non ultimo quello della vittoriosa semifinale in terra sudafricana.
I primi 15 minuti di partita sono caratterizzati dall’equilibrio e dalle grandi difese che tarpano superbamente qualsiasi attacco. La prima occasione di muovere il punteggio passa per il piede educato di Carter al 17esimo ma stavolta il 10 All Blacks non è preciso e si rimane sullo 0 a 0 fino al minuto 32 allorquando Cooper centra il piazzato del 3 a 0 per gli Australiani.
Due minuti dopo è solo per merito di un’autentica invenzione di Carter che i Crusaders riescono ad avere la meglio della difesa Reds: calcetto per se stesso e l’apertura neozelandese è in meta in mezzo ai pali, ci aggiunge anche la trasformazione e siamo 3-7.
Due minuti prima della fine del primo tempo uno stupido fallo di Thorne concede il calcio piazzabile a Cooper che non sbaglia e fa 6-7.
Il secondo tempo comincia con l’acuto degli ospiti: minuto 47 da una mischia chiusa Sonny Bill Williams riceve palla, sfonda da far suo, crea un punto d’incontro da cui riparte Thorne che arriva in meta ma il pallone viene tenuto alto; dalla mischia successiva i Neozelandesi guadagnano un calcio di punizione che Carter converte in tre punti, 6-10.
Minuto 51, dai propri 22 Ellis libera con l’up and under, i Crusaders salgono male con la difesa, Genia apre per Ioane che accelera di brutto, si libera dell’ultimo difensore con un divino cambio di direzione e ricompare in meta, 13 a 10 con la trasformazione di Cooper.
Partita in parità al minuto 56 grazie al piazzato di Carter, 13 a 13; la svolta è al 69esimo, Genia trova un varco insperato nella difesa avversaria (inguardabile il tentativo di placcaggio di Fotuali’i) e accelera per 60 metri fino ad arrivare in meta, Cooper sbaglia la conversione e quindi si rimane sul 18 a 13.
Negli ultimi 10 minuti i Crusaders ci provano ma gli attacchi si infrangono sul muro difensivo e alla fine, meritatamente, i Reds si portano a casa il titolo.
Gran match di rugby, giocato divinamente da ambedue le squadre, i Reds han sbagliato di meno e coronano degnamente una stagione trionfale; onestamente non penso che questo successo australiano possa avere ripercussioni sia sul Tri Nations che sulla World cup, certo è che in casa Aussie non può far altro che portare morale positivo.
Reds: 15 Jono Lance, 14 Rod Davies, 13 Anthony Faingaa, 12 Ben Tapuai, 11 Digby Ioane, 10 Quade Cooper, 9 Will Genia, 8 Radike Samo, 7 Beau Robinson, 6 Scott Higginbotham, 5 James Horwill (c), 4 Rob Simmons, 3 Greg Holmes, 2 Saia Faingaa, 1 Ben Daley.
Replacements: 16 James Hanson, 17 Guy Shepherdson, 18 Adam Wallace-Harrison, 19 Jake Schatz, 20 Liam Gill, 21 Ian Prior, 22 Will Chambers.
Crusaders: 15 Tom Marshall, 14 Sean Maitland, 13 Robbie Fruean, 12 Sonny Bill Williams, 11 Zac Guildford, 10 Dan Carter, 9 Andy Ellis, 8 Kieran Read, 7 Richie McCaw (c), 6 George Whitelock, 5 Sam Whitelock, 4 Brad Thorn, 3 Owen Franks, 2 Corey Flynn, 1 Wyatt Crockett.
Replacements: 16 Quentin MacDonald, 17 Ben Franks, 18 Luke Romano, 19 Matt Todd, 20 Kahn Fotuali’i, 21 Matt Berquist, 22 Ryan Crotty.
Referee: Bryce Lawrence (New Zealand)



