English rugby In questi giorni due delle principali squadre di Guiness premiership sono coinvolte in altrettanti scandali: il Bath ha visto ben tre dei suoi giocatori fallire un drug test e uno di questi è Michael Lipman già flanker del XV della rosa; l’altro scandalo altrettanto grave è quello che ha colpito la franchigia degli Harlequins: in semifinale della passata Heineken Cup Tom Williams esce dal campo per una “blood reversal” però si è scoperto che il sangue era finto e che l’infortunio era simulato. Lo scandalo ha subito mietuto le sue vittime, Dean Richards, director of rugby degli Harlequins, ha dovuto rassegnare le proprie dimissioni, macchiando indelebilmente il suo curriculum di allenatore, inoltre la franchigia è stata multata di 215000 pound (cifra record per la ERC) e attende ora la decisione di lunedì per fugare o meno le paure di una esclusione dalla prossima Heineken Cup.
Tri Nations Veniamo al rugby giocato che è meglio. Sabato il Sud Africa ha vinto bene e meritatamente con l’Australia, alla fine han pesato come macigni i tre cartellini gialli e le 9 rimesse laterali perse sul proprio lancio da parte degli Australiani. Australiani che dal canto loro la partita l’avevano preparata molto meglio degli AllBlacks, infatti son stati decisamente più presenti nel recuperare gli up and under di Steyn x Steyn e compagnia, ed hanno pure fatto vedere qualche sprazzo di bel gioco come han dimostrato le due mete segnate, però la fisicità Sprinbock è dirompente e nelle fasi statiche la fan da padrone.
C’è da dire che l’Australia è anche sfortunata perchè dopo circa un’ora perde Mortlock, fuori per tutto il resto del Tri nations; per uno che si fa male sembrerebbe che ce ne sia uno che è pronto a rientrare, ed è quel Rocky Elsom che gli Aussie aspettano come la manna.
Notizia spot dal fronte neozelandese: Mealamu rimarrà fuori 4 mesi per l’infortunio alla spalla ed è inutile dire come questo si sommi ai problemi cronici palesati dai tutti neri in touche; anche per gli AllBlacks, però, per uno che si fa male ce n’è uno pronto a rientrare: ovvero Daniel Carter convocato per la partita di sabato, onestamente io l’ho visto giocare sabato in NPC ad Auckland e mi è sembrato in palla, staremo a vedere se riuscirà con il suo indiscusso talento a far uscire gli AllBlacks dalla crisi.
P.s.: ho dovuto cambiare il titolo della rubrica un po’ per far piacere al mio amico Pol Smuzz che aveva STRANAMENTE polemizzato e un po’ per google che mi piazzava tutti questi simpatici link su “erezioni più forti” e via discorrendo
WHITI TE RA