L’Inghilterra vince ma non convince con i Pumas

E’ stato un match dalla doppia faccia: nel primo tempo l’Inghilterra mette in ghiaccio la partita portandosi sul 24 a 6 poi nel secondo la partita entra in una fase di stanca si conclude pigramente con un poco convincente 31 a 12.
L’inizio del match è promettente, l’equilibrio viene rotto al sesto col calcio di Farrell conseguente ad un dubbio fallo di Leguizamon; Sanchez pareggia due minuti più tardi sempre da calcio piazzato.
All’undicesimo minuto da una bella combinazione tra Foden e Brown scaturisce un calcio di punizione, gli Inglesi optano per andare in touch per ben due volte e al secondo tentativo segnano con Lauchbury, Farrell trasforma il 10 a 3.
Al 18esimo i Pumas accorciano col calcio di Marcelo Bosch ma due minuti più tardi arriva la svolta: una grande azione dei padroni di casa fatta di ottime cariche e possesso porta in meta Ashton ma l’ala è tenuta alta, dalla mischia ordinata successiva gli Inglesi sembrano pasticciare ma Twelvetrees va di fisico e segna la meta che Farrell trasforma facilmente per il 17 a 6.
Gli Inglesi sono in controllo del match e l’Argentina si salva solo con una difesa alla morte; al minuto 32 entra anche Cordero, 20 anni, stella dei Pumitas.
C’è una sola squadra in possesso del pallone e alla fine arriva anche la meta di Ashton; Farrell trasforma ed è 24 a 6.
Prima del finire del tempo c’è ancora tempo per vedere un tentativo di centrare i pali di Bosch ma la mira non c’è.
Il secondo tempo non è all’altezza del primo, nel primi quindici minuti gli Argentini segnano due piazzati con Sanchez che riducono il divario, ma l’Inghilterra resta pigramente in controllo e può anche permettersi di sbagliare un calcio con Farrell.
Negli ultimi minuti arriva la meta della sicurezza con Ben Morgan che esplora il poco convinto placcaggio di Orlandi e sbuca in mezzo ai pali; 31 a 12 con la trasformazione di Farrell.

Un’altra vittoria Inglese, questa volta costruita nel primo tempo; rimane qualche punto oscuro negli Inglesi, a partire dalla coppia di centri, ben lontani dall’essere all’altezza di Barritt-Tuilagi, anche Farrell non brilla.
I Pumas non sono riusciti ad impensierire la difesa avversaria al punto di segnare una meta e alla fine si devono arrendere.

Marcature per Inghilterra: Mete: Launchbury, Twelvetrees, Ashton, Morgan Trasformazioni: Farrell 4 Piazzato: Farrell
Marcature per Argentina: Piazzati: Sanchez 3, Bosch

Inghilterra: 15 Mike Brown, 14 Chris Ashton, 13 Joel Tomkins, 12 Billy Twelvetrees, 11 Ben Foden, 10 Owen Farrell, 9 Lee Dickson, 8 Billy Vunipola, 7 Chris Robshaw (c), 6 Tom Wood, 5 Courtney Lawes, 4 Joe Launchbury, 3 David Wilson, 2 Tom Youngs, 1 Joe Marler.
A disposizione: 16 Dylan Hartley, 17 Alex Corbisiero, 18 Dan Cole, 19 Geoff Parling, 20 Ben Morgan, 21 Ben Youngs, 22 Toby Flood, 23 Alex Goode.

Argentina: 15 Lucas González Amorosino, 14 Horacio Agulla, 13 Marcelo Bosch, 12 Santiago Fernández, 11 Juan Imhoff, 10 Nicolás Sanchez, 9 Tomas Cubelli, 8 Juan Manuel Leguizamón (c), 7 Pablo Matera, 6 Julio Farias Cabello, 5 Mariano Galarza, 4 Patricio Albacete, 3 Maximiliano Bustos, 2 Eusebio Guiñazú, 1 Marcos Ayerza.
A disposizione: 16 Santiago Iglesias Valdez, 17 Nahuel Lobo, 18 Juan Pablo Orlandi, 19 Manuel Carizza, 20 Benjamín Macome, 21 Martin Landajo, 22 Gonzalo Tiesi, 23 Santiago Cordero.

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