Sei Nazioni: quarta giornata

La sconfitta per 20 a 15 non può certo soddisfarci però se non altro sabato abbiamo dimostrato di avere un po’ di orgoglio. Ancorati alla solita solida rimessa laterale e registrata finalmente la mischia ordinata con la non casuale presenza di Nieto abbiamo cercato di approffittare di uno svogliato Galles che sicuramente ha sottovalutato l’impegno e che gioca la sua peggior partita degli ultimi due anni; nonostante questo i dragoni riescono ad imbastire tre azioni degne di nota da cui scaturiscono le due mete che alla fine han fatto la differenza. Come al solito restiamo all’asciutto di mete ed è chiaro che questo è un notevole campanello d’allarme si è visto però un po’ di luce con qualche giocata ispirata da un immenso Sergio Parisse, autentico capitano leading by example di questa nazionale. La prossima settimana ci aspetta la Francia a Roma, dobbiamo cercare di imbastire un qualche piano di gioco perchè qualche possibilità di cancellare lo zero dal computo dei punti del torneo ce l’abbiamo.
L’Irlanda è ormai una certezza, non è una super squadra, ma ha talento ben distribuito e gioca meglio di una Scozia che tenta di sopperire con l’orgoglio ad una evidente differenza tecnica e come se non bastasse ci si mette pure Peter Stringer ad inanellare grandi giocate. Ora li aspetta il Galles al Millenium per coronare il sogno di vincere il 6 nazioni con il grande slam.
Termino con un’altra rinascita, quella dell’Inghilterra che a Londra annichilisce una spenta Francia. Inglesi in meta dopo 1 minuto e non si fermano fino alla fine, si concedono solo una pausa al 60esimo per dar modo ai francesi di segnare due mete. Una bella partita comunque.

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