Quando a San Donà arrivava Naas Botha

Naas Botha a San DonàQuesta foto è un cimelio storico: è stata scattata al termine di un match tra San Donà e Rovigo degli inizi anni 90, ci siamo io, Ale Corbetta – oggi affermatissimo procuratore di rugby -, Mauro Piussi – già trequarti ala del San Donà nei primi anni 2000 – e un indimenticato Luciano Corbetta. Tutti aspettiamo l’autografo di Naas Botha.
Sotto il mio quadernetto degli autografi è aperto sulla pagina di quella partita, ci sono i nomi di Alberto Osti, Tito Lupini, Stefano Bordon, Alberto Moscardi, MIrco Visentin e Damiano Barion, autentiche colonne dei bersaglieri rossoblu campioni d’Italia l’anno precedente.
Erano gli anni dei derby veneti infuocati, di partite combattute in campi dove nessuno voleva andare a giocare perché il tifo delle terraces era il 16esimo uomo della squadra di casa.
Erano gli anni dei giovani trequarti sandonatesi: Alessandro Zanutto – talento sconfinato all’apertura – Luigino Gaiotto, Alberto Marusso, Mauro Colosetti, Vittorio D’Anna, solo per citarne qualcuno.
Erano gli anni del pack sandonatese che dominava grazie a gente come Giancarlo Pivetta, Mauro Dal Sei, Ciro Sgorlon, il compianto Toni Piazza…
Erano gli anni degli Argentini a San Donà: Tati Milano, prima Pumas ai tempi di Hugo Porta e poi numero 8 della nazionale, Rodolfo Ambrosio, oriundo nazionale italiano, e Fabian Turnes, che dalle sue parti era considerato l’erede del già citato Hugo Porta.

Quel match lo vinse San Donà 26 a 18 e oggi, a distanza di quasi 25 anni, si rigioca San Donà-Rovigo

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