Il viaggio sul preview del Super Rugby finisce in Nuova Zelanda, la terra dei campioni del mondo in carica.
Crusaders
Sono sicuramente da considerarsi la squadra favorita non fosse altro per la qualità dei giocatori in rosa, dovranno però fronteggiare un inizio difficile: lo stadio nuovo che li ospiterà sarà pronto solo dal Round 5, Richie McCaw tornerà solo ad Aprile e nei primi tre turni dovranno inventarsi anche un sostituto per Dan Carter.
E’ inutile nominare tutti i giocatori chiave per questa franchigia ma si possono spendere due parole per Tyler Bleyendaal, 21 anni capitano due anni fa degli All Blacks Under 20 nel mondiale in Argentina, che farà il backup di Carter: il ragazzo è forte e ha talento, resta da vedere se sarà in grado di sfruttare queste sue qualità in un palcoscenico importante come il Super Rugby.
Blues
L’anno scorso sono arrivati in semifinale e quest’anno hanno impreziosito il roster con l’innesto di due campioni del mondo: Ma’a Nonu e Piri Weepu.
La perdita più importante è quella di John Afoa però i trequarti fan paura e potrebbe essere questo l’anno dell’esplosione definitiva di talenti come Rene Ranger.
Chiefs
Sono stati la squadra neozelandese peggiore l’anno scorso anche se a onor del vero molto partite le hanno perse di poco per cui quest’anno potrebbero decisamente fare meglio. Han perso giocatori di esperienza come Mike Delany, Stephen Donald, Mils Muliaina, Sitiveni Sivivatu, Dwayne Sweeney, Tana Umaga, Isaac Ross e Hayden Triggs ma innesti importanti come quelli di Aaron Cruden e Sonny Bill Williams potrebbero fungere da stimolo per tutto l’ambiente.
Highlanders
A rendere interessante la conference neozelandese ci sono sicuramente anche gli Highlanders che per questa stagione si sono rinforzati con l’arrivo di giocatori importanti come Hosea Gear, James Haskell e Andrew Hore. Probabilmente non sono ancora da titolo ma sono una squadra di gente orgogliosa e sarà difficile per chiunque vincere a Otago.
Hurricanes
La parola d’ordine in casa Hurricanes è stata sicuramente rinnovamento, rispetto alla rosa dell’anno scorso sono partiti ben 9 All Blacks Aaron Cruden, Bryn Evans, Andrew Hore, Hosea Gear, Ma’a Nonu, Rodney So’oialo, John Schwalger, Neemia Tialata e Piri Weepu. Per quanto i sostituti siano di qualità e talento, la perdita di un così alto numero di giocatori importanti si farà sentire per cui è molto probabile che la stagione degli Hurricanes sarà molto lontana dai fasti della finale del 2006


