Onestamente mi è un po’ difficile scrivere qualcosa sull’incontro di Heineken cup che ha visto protagonisti ieri a Monza Aironi e Clermont Auvergne.
Sulle differenze delle due squadre non si può certo discutere quello su cui si può però discutere è la differenza di atteggiamento palesato.
Clermont doveva vincere col bonus e ci mette poco più di 25 minuti per assolvere il compito, Viadana doveva provare a rendere ostico il compito ai francesi ma non solo non c’è riuscita ma ha addirittura fatto fatica a passare metà campo e di conseguenza è stata ben lungi dal creare azioni pericolose.
Nel primo tempo gli ospiti dominano in lungo e in largo segnando ben 7 mete quasi in scioltezza evidenziando in toto la pochezza della difesa dei padroni di casa.
Nel secondo tempo non cambia l’antifona e i Francesi segnano ulteriori 5 mete che fissano il punteggio su un altisonante 82 a 0, più di un punto al minuto!
Non so che dire, certo la partita di ieri non è stata un grande sponsor per il nostro movimento e per la squadra mantovana perché si può perdere ma c’è modo e modo.


E’ deprimente vedere come la squadra si sia comportata. Sembra palese che gli Aironi siano un’accozzaglia di giocatori presi un po’ qua e un po’ là senza un’idea di gioco (un vecchio saggio diceva: “E vache vecie e more sul giardin dei mone!”). E’ ovvio che la superiorità del Clermont era (ed è) evidente, ma basterebbe soffermarsi sugli errori di handling (senza parlare della combattività) per riflettere sulla scarsezza del nostro movimento (e non apro qua il capitolo Accademie perchè ce ne sarebbe da parlare per ore solo sui parametri di misura che impongono senza guardare se uno sa, non dico passare, ma almeno che cos’è una palla ovale). Aggiungiamoci che la FIR sponsorizza, e benino direi, questa compagine, e la situazione va solo a peggiorare. Se questo deve essere il preludio per il Sei Nazioni siamo presi molto male.
Tra tutto il male, una nota positiva: almeno in squadra non si parla più inglese come ai tempi del Viadana ma si prova a far giocare qualche italiano (anche giovane ogni tanto). Un punto su cui ancorarsi per la crescita del movimento futuro?