Non ho mai giocato a rugby per i soldi, un po’ perchè non ne ho avuto l’opportunità, un po’ perchè non avevo il fisico, un po’ perchè non avevo abbastanza talento.
Ho sempre giocato per il piacere di giocare, per quella indescrivibile passione sfrenata che mi lega a questo sport; ma ho giocato anche per quel piacere indiscusso che mi regalava il vedere il sorriso vero di una persona come Virginia. Mai tanti dialoghi ma bastava il “Ciao Alessandro come stai?” “Il papà e la mamma, tutto bene?”.
L’ho sempre vista dietro la finestrella della biglietteria da quando il rugby San Donà per me era il Fracasso e il pensare di non vederla più mi fa stringere il cuore.

Virginia ci mancherai e mi mancherà non poter più vedere il tuo sorriso, ma il tuo esempio e il tuo coraggio restano e serviranno come esempio per tutti.

Ciao